CIVITELLA DEL TRONTO/ ZUNICA: «SIA FATTA...LUCE E IL COMUNE SPERPERA SOLDI PUBBLICI...»
Può un'amministrazione che brilla di luce propria come una stella alta nel cielo e che di beltà e virtù s'ammanta lasciare acceso l'interruttore che per diversi ha illuminato l'intero comune procurando uno spreco e un costo rilevante per l'intera comunità Civitellese? A quanto pare si: sto parlando del contenzioso con la Publiluce, un cono d'ombra fatto di negligenza, omissioni, pressappochismo che ha fatto sprofondare nel buio totale i nostri efficienti, instancabili, accorti amministratori.
Procediamo con ordine. Nel 2008, in amministrazione c'era anche la nostra sindaca Cristina Di Pietro con all'opposizione l'ex sindaco Mario Tulini, il Comune di Civitella del Tronto stipulava con la società Publiluce S.C. a.r.l. una convenzione per la fornitura del servizio luce nel nostro comune. Durante l'espletamento del servizio sorse un contenzioso tra la società e l'ente sull'entità dei punti luce censiti e di conseguenza sul costo dell'energia erogata che portò ad una riconsiderazione del canone e quindi ad un conguaglio di euro 401.233,57 di cui € 265.296,69 in pagamento e per i restanti € 145.936,68 doveva essere avviata la procedura per il riconoscimento come debiti fuori bilancio, delibera di Giunta n.116 del 28 dicembre 2012; nel frattempo, da pochi mesi, Cristina Di Pietro aveva divorziato da Gaetano Ronchi.
La nuova giunta, uscita dalla tornata elettorale, insediatasi a Giugno 2013 ha completamente ignorato questa delibera, tant'è che la Publiluce con diffida del 24 giugno 2014 invitava il Comune al saldo del residuo.
Non avendo avuto nessuna risposta la società, in data 16/01/2015, faceva pervenire all'Ente una richiesta di arbitrato e invitava il Comune a nominare un arbitro entro 20 giorni.
L' invito rivolto all'Ente non sortiva alcun effetto, tant'è che il Comune non nominava il proprio arbitro di parte, ne' un proprio difensore.
L' iter del lodo intanto proseguiva con la CONTUMACIA del COMUNE che in data 24/09/2015 veniva condannato al pagamento della somma di euro 228.817,06, comprensiva anche del costo dell'energia che la Publiluce continuava a fornire causa il ritardo distacco dei contatori.
Riflessione: quali conseguenze economiche pregiudizievoli possono essere derivate al Comune a) per non aver ottemperato agli impegni, b) per non aver nominato l'arbitro e un legale che potevano meglio rappresentare le ragioni dell'Ente in sede di giudizio, c) per il risultato economico della sentenza.
A questi quesiti, anche se ho una mia opinione, non ho competenze specifiche per rispondere.
Non me ne vogliano, ma sono costretto ad affidare i miei dubbi a chi di competenza, dopo tutto il ruolo dell'opposizione è anche questo: essere vigili,attenti,presenti....ad maiora.
Il consigliere di Inversione di Rotta
Giuseppe Zunica