Il bilancio del Ruzzo non fa acqua. Ma l'acqua non porta soldi. In un momento di polemiche tra presidenze vere o pretese, conti veri o presunti, poltrone che aumentano o diminuiscono, siamo andati a vedere i conti del Ruzzo che passeranno ai raggi X nell'assemblea dei sindaci convocata per sabato 16 luglio.
Sono 97 milioni di euro i debiti totali del Ruzzo e 56 milioni i crediti. Facendo il "conto della serva" il Ruzzo ha 41 milioni di euro. Tra i debiti, stupiscono gli 850 mila euro di ferie non godute dal personale e i due milioni e 700 mila euro di multe elevate dall'Amministrazione provinciale. La voce piu' importante delle entrate è quella della vendita dell'acqua: 27 milioni nel 2015, era di 24 milioni nel 2014, aumento dovuto al ritocco delle tariffe.
Si registra un aumento di costi del personale: nel 2014 era di 11 milioni e 600 mila euro. Nel 2015 di 12 milioni e 130 mila euro dovuto a nuove assunzioni di interinali che sono passati da 22 a 38 anche se due impiegati sono andati via e anche tre operai. In leggera diminuzione i costi del cda e dei sindaci revisori che da 116 mila euro sono passati a 106. La perdita di esercizio è di 750 mila euro.
Il Sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro annuncia battaglia a chi, ha intenzione di aumentare il numero dei componenti del cda da tre a cinque: «Il numero dei componenti non si tocca - dichiara - E' stato fatto un avviso pubblico all'epoca e una battaglia vinta per la virtuosità. Il cda deve rimanere a tre».
Il primo cittadino di Giulianova spiega dopo aver letto sulla stampa delle tante polemiche che. «il ruzzo è dei territori rappresentato dai sindaci, sento parlare di poltrone e poltroncine e questo è un grave errore, perchè prima di parlare, forse dovrebbe essere data la parola si sindaci che non vengono mai interpellati, sentire e leggere cose del genere mi fa sobbalzare.
Noi siamo stati quelli che hanno fatto una battaglia dura per far passare l’avviso pubblico e verifica dei curricula». Mastromauro ricorda anche che: «a me intersesa risolvere l’approvigionamento idrico, la depurazione ed abbassare i costi.
Non ho ancora letto il bilancio, lo faro' prima di esprimermi su tutta questa vicenda». RUZZO/ECCO TUTTI I CONTI. MASTROMAURO: «IL CDA A TRE NON SI TOCCA, DISPOSTO A FARE UNA BATTAGLIA»
Il bilancio del Ruzzo non fa acqua. Ma l'acqua non porta soldi. In un momento di polemiche tra presidenze vere o pretese, conti veri o presunti, poltrone che aumentano o diminuiscono, siamo andati a vedere i conti del Ruzzo che passeranno ai raggi X nell'assemblea dei sindaci convocata per sabato 16 luglio.
Sono 97 milioni di euro i debiti totali del Ruzzo e 56 milioni i crediti. Facendo il "conto della serva" il Ruzzo ha 41 milioni di euro. Tra i debiti, stupiscono gli 850 mila euro di ferie non godute dal personale e i due milioni e 700 mila euro di multe elevate dall'Amministrazione provinciale. La voce piu' importante delle entrate è quella della vendita dell'acqua: 27 milioni nel 2015, era di 24 milioni nel 2014, aumento dovuto al ritocco delle tariffe.
Si registra un aumento di costi del personale: nel 2014 era di 11 milioni e 600 mila euro. Nel 2015 di 12 milioni e 130 mila euro dovuto a nuove assunzioni di interinali che sono passati da 22 a 38 anche se due impiegati sono andati via e anche tre operai. In leggera diminuzione i costi del cda e dei sindaci revisori che da 116 mila euro sono passati a 106. La perdita di esercizio è di 750 mila euro.
Il Sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro annuncia battaglia a chi, ha intenzione di aumentare il numero dei componenti del cda da tre a cinque: «Il numero dei componenti non si tocca - dichiara - E' stato fatto un avviso pubblico all'epoca e una battaglia vinta per la virtuosità. Il cda deve rimanere a tre».
Il primo cittadino di Giulianova spiega dopo aver letto sulla stampa delle tante polemiche che. «il ruzzo è dei territori rappresentato dai sindaci, sento parlare di poltrone e poltroncine e questo è un grave errore, perchè prima di parlare, forse dovrebbe essere data la parola si sindaci che non vengono mai interpellati, sentire e leggere cose del genere mi fa sobbalzare.
Noi siamo stati quelli che hanno fatto una battaglia dura per far passare l’avviso pubblico e verifica dei curricula». Mastromauro ricorda anche che: «a me intersesa risolvere l’approvigionamento idrico, la depurazione ed abbassare i costi.
Non ho ancora letto il bilancio, lo faro' prima di esprimermi su tutta questa vicenda». 
