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“Noi da lì non ci muoviamo…Noi moriremo lì dentro…”Il messaggio dei residenti delle case popolari di via Longo all’indirizzo del Comune è forte e chiaro. Delusi e amareggiati dall’ultimo Consiglio comunale, al quale si erano presentati per ascoltare la discussione proprio su quel progetto dell’housing sociale che li costringerà allo sgombero. Hanno osato applaudire quando la consigliera di minoranza Paola Cardelli ha concluso il suo intervento denunciando l’immobilismo della giunta e annunciando un esposto in procura e un interessamento della Corte dei Conti e dell’Autorità nazionale anti corruzione, visto che il privato, la Sgr Investire immobiliare, che dovrebbe gestire l’operazione di via Longo, non è stata individuata con una gara pubblica, e l'aumento delle volumetrie nella ricostruzione delle palazzine crea il presupposto di sanzioni da parte delle autorità preposte. I residenti hanno presenziato all’assise, non senza momenti di tensione e rabbia: “Vergognatevi”, ha urlato uno storico residente, “la gente lì dentro è nata, ha pagato per sistemare gli alloggi e voi adesso la volete cacciare e volete buttare tutto giuù….vergogna…”. E non senza invocare aiuto per i problemi degli alloggi popolari denunciati e mai risolti: “Ci piove, cresce l’erba sui balconi…è un macello…”, denuncia una residente al vice sindaco Mirella Marchese che ha parlato con alcuni cittadini fuori dall’aula consiliare. A dare manforte alla Cardelli, che ha parlato di “opera fantasma”, è stato il capogruppo Pd, Gianguido D’Alberto: “Fate i progetti sulla pelle dei cittadini, ve ne siete infischiati delle nostre segnalazioni. La verità adesso è una sola: il progetto di housing sociale di via Longo è un vostro fallimento assoluto”. Il commento amaro di un anziano di via Longo, chiude la protesta in aula: “Non c’è niente da dire…qua servono il carcere e il manicomio: metti tutte e due le cose insieme…ed è ecco qual è la situazione….” GUARDA IL NOSTRO SERVIZIO (CLICCA QUI) image