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allevamentiLe organizzazioni sindacali Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno proclamato, a partire da oggi uno sciopero ad oltranza dei 53 dipendenti dell'Associazione regionale allevatori, che ha sede all'Aquila e tre sezioni operative, nel capoluogo abruzzese, a Chieti-Pescara e a Teramo. «L'astesione dal lavoro, con la conseguente sospensione di ogni servizio erogato alle imprese zootecniche abruzzesi, si rende necessaria in seguito alla situazione, ormai insostenibile che si è venuta a creare», spiega Feliciantonio Maurizi, segretario regionale Fai-Cisl, «le maestranze devono percepire ben 35 stipendi arretrati, fatta eccezione per qualche retribuzione sporadica e a singhiozzo, a cui si aggiungono i rimborsi delle spese sostenute per le attività rese alle aziende zootecniche. Una situazione drammatica, che ci costringe» aggiunge Maurizi, «ad adottare una forma di protesta forte, fino a quando non avremo risposte esaustiva da parte dell'Associazione per quanto concerne il pagamento delle spettanze arretrate, e la Regione e l'Associazione allevatori nazionale e regionale, chiamate a fornire risposte chiare e inequivocabili sul futuro della struttura e sulla sua sostenibilità.