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AGGIORNAMENTO - Dramma sul Gran Sasso, ancora una volta. Due alpinisti romani sono precipitati dalla parete nord del monte Camicia. Purtroppo non c'è stato nulla da fare: sono morti entrambi. Si sono conclude le operazioni di recupero di entrambi i corpi da parte del Soccorso Alpino e le salme sono state appena trasferite all'obitorio dell'ospedale Mazzini di Teramo. Un dramma nel dramma: a perdere la vita sono il conosciutissimo Roberto Iannilli, alpinista preparatissimo ed esperto conoscitore della montagna, e il suo amico e compagno di scalate, Luca D'Andrea. Iannilli, 60 anni, sei anni fa era rimasto vittima di un altro incidente in montagna: era caduto dal Paretone sul Gran Sasso. Da ieri i due erano impegnati in una scalata sul monte Camicia, pare per aprire una nuova pista. Le chiamate che erano previste, come sempre in questi casi, da parte dei due scalatori, non sono però arrivate. Si sono attivate così le ricerche. Purtroppo questa mattina il tragico ritrovamento. Il Soccorso Alpino li ha trovati ancora legati tra loro, quasi alla base della parete nord del monte Camicia: uno dei due potrebbe aver perso l'appiglio e avrebbe così provocato la caduta del compagno. Il pubblico ministero di turno, Stefano Giovagnoni, ha concesso il nulla osta alla sepoltura delle salme di Roberto Iannilli, 60enne romano e di Luca D'Andrea, 51enne di Sulmona. E' stata sufficiente la ricognizione cadaverica esterna al magistrato per riconsegnare i corpi alle rispettive famiglie per poter celebrare le esequie. Il pm non ha infatti ritenuto necessario svolgere l'autopsia. I corpi delle vittime sono all'obitorio dell'ospedale Mazzini di Teramo dove sono già arrivate tantissime persone, tra parenti e amici dei due alpinisti. GUARDA IL VIDEO (CLICCA QUI) luca d'andrea e roberto iannilli insieme   La montagna è in lutto per la drammatica scomparsa di uno dei suoi amici più fedeli, Roberto Iannilli, riconosciuto come uno degli alpinisti italiani più esperti. Praticava l'alpinismo dal 1983, ma amava la montagna da sempre. Una passione che, da scalatore, lo ha portato ad esplorare tutte le pareti del Gran Sasso , dalle placche compatte del Corno Piccolo, alle grandi pareti selvagge come la nord del Monte Camicia; oltre cento vie nuove, molte aperte in solitaria, alcune tra le più impegnative del gruppo. Con gli anni e la maturità il suo interesse si è spostato anche su montagne extraeuropee ed ha compiuto sei spedizioni tra Himalaya e Cordillera Blanca, con il risultato di dodici itinerari nuovi, quattro dei quali arrivano in vetta a cime mai prima salite. Dodici vie, anche di 2000 metri di lunghezza, con bivacchi in parete (fino a 10 giorni consecutivi), due di queste salite in solitaria. 1617614_731574873534299_659340055_o       Dramma sul Gran Sasso, ancora una volta. Due alpinisti romani sono precipitati dalla parete nord del monte Camicia. In atto le operazioni di soccorso, anche con l'impiego di un elicottero. Stando a quanto si è appreso, uno dei due alpinisti caduti è una figura conosciutissima nel settore, un alpinista esperto romano ma appassionato ed assiduo frequentatore della montagna teramana. Pare fosse con un suo storico amico. I due, secondo le informazioni al momento a disposizione, erano impegnati in una arrampicata per l'apertura di una nuova via di ascensione, lungo la parete nord del monte Camicia. Si teme fortemente per entrambi. Dal Mazzini è partito un elicottero che ha caricato alcuni tecnici per le operazioni di recupero dei due. Maggiori informazioni a breve. Gran_Sasso_Italia