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casello-autostradaLa Cgil giudica negativamente il progetto di Strada dei Parchi, in primis perché avrà un impatto sul patrimonio ambientale, attraversa zone a rischio sismico e idrogeologico, senza dimenticare che è in contraddizione con l'Abruzzo regione Verde d'Europa. In secondo luogo è un progetto rivolto al passato, concepisce lo sviluppo solo in termini di grandi infrastrutture, mentre la Comunità Europea ci dice che le grandi opportunità di sviluppo stanno nella manutenzione programmata del territorio, nella tutela del patrimonio ambientale e culturale". Sono le parole del segretario regionale della Cgil Abruzzo, Sandro Del Fattore - in conferenza stampa a Pescara insieme al segretario provinciale dell'Aquila, Umberto Trasarti - in merito al progetto di variante sull'autostrada A25. "Siamo contrari e chiediamo che si apra un grande dibattito aperto a tutti" dichiara Trasarti. "Sindacati e parti sociali hanno sottoscritto insieme alla Regione un accordo che prevede politiche industriali capaci di innovare i propri processi produttivi e i propri prodotti dal punto di vista della sostenibilità ambientale. C'è poi un altro aspetto importante - dichiara Del Fattore - La programmazione degli interventi sul territorio deve rimanere in capo all'amministrazione pubblica e non all'operatore privato. Da questo punto di vista trovò singolare quanto dichiarato dall'ad di Strada dei Parchi che ha detto che, se non viene approvato il progetto e rinnovata la concessione, non faranno gli interventi di messa in sicurezza dell'attuale tracciato". Ma, prosegue il segretario regionale Cgil, gli "interventi sono previsti dal contratto e dalla legge". In merito poi al project financing Del Fattore esprime riserve: "In molte realtà dove sono stati fatti, iniziano con l'utilizzo di risorse private poi spesso per integrarle intervengono risorse pubbliche. È accaduto con l'autostrada A35, ma anche nella Sanità e altri ambiti". Quanto poi ai nuovi posti di lavoro per l'avvio dell'opera "non posso non notare - prosegue Del Fattore - che, se a dicembre si parlava di 10mila, oggi si è arrivati a 20mila. Ho l'impressione che questi numeri, più che per la loro scientificità, siano pubblicati per evidenziare la bontà del progetto. Noi riteniamo che lavoro stabile può invece prodursi sulla manutenzione programmata del territorio, sulla messa a norma in sicurezza del territorio, sulla valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale, sulle politiche industriali che in definitiva sposano la sostenibilità ambientale".