E passi il venditore di "coccobello coccoooo". E passi il venditore di aquiloni. E passi il venditore di asciugamani, ma quando si arriva al massaggiatore cinese, al venditore di occhiali e a quella sorta di vendetutto che propone dall'ombrello all'accendino, dal pallone ai racchettoni, vuol dire che i controlli, sulle spiagge, sono pressoché inesistenti. Questo, nelle cittadine di mare che aspirano ad essere considerate "civili". Quello che accade sulla spiaggia di Tortoreto, come documentato dalle foto inviateci dal collega Alfredo Giovannozzi, è invece molto oltre il consentito della civiltà. E' una vergogna, oltre che un reato e un insulto a chi vive di commercio regolare, pagando le tasse. Ieri, in occasione del blitz delle forze dell'ordine, gli ambulanti erano scomparsi, oggi (le foto sono state scattate alle 11), per tutta risposta, c'è un vero e proprio mercato a cielo aperto, che rende di fatto impossibile anche la semplice passeggiata. Ci chiediamo, a questo punto, quanto sia utile e "civile", continuare ad impiegare tutti i vigili urbani stagionali nel controllo ossessivo dei parcheggi a pagamento, mentre sulla spiaggia si compiono reati alla luce del sole, senza che nessuno intervenga. Il commissario prefettizio fa diffondere da "radio spiaggia" messaggi che invitano a non acquistare merce venduta abusivamente, ma forse, visti i risultati degli appelli e l'osceno mercato sulla battigia, più che un commissario prefettizio, a reggere le sorti del Comune di Tortoreto avrebbero dovuto mandare un commissario di Polizia...