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DSC_5511 logo festivalTorna il Montone Festival “Tra il sole e la luna”, per la sua XXIII edizione. Dal 4 al 6 agosto il teatro di strada sarà di nuovo in scena nel borgo montonese grazie alla volontà ferrea dei suoi abitanti che hanno fortissimamente voluto il ritorno del festival dopo alcuni anni di interruzione. La Proloco di Montone e il suo storico direttore artistico Loredana Iannucci hanno creato un ricchissimo palinsesto diviso in sezioni che, oltre al teatro, comprende anche la musica, le arti visive, il cinema documentario. Due laboratori teatrali saranno il fulcro della sezione Teatro, sotto il segno dell’integrazione e della memoria. Il primo è quello del Teatro Simurgh, “la musica interiore del corpo in scena”, dedicato al lavoro dell’attore e che coinvolgerà, oltre a tutti coloro che vorranno iscriversi, anche una decina di ospiti dei centri di accoglienza di Sulmona e Castel Di Sangro, che risiederanno a Montone per tutto il periodo del Festival. In un momento storico segnato dalle divisioni e dagli scontri il lavoro del teatro Simurgh riporta l’attenzione sul valore sociale del teatro come strumento di coesione, di lavoro comune per un fine collettivo, ovvero la creazione di uno spettacolo. L’altro laboratorio invece lavora sulla memoria, sulla tradizione della pupazzeria, “la terra sognata” di Massimo Piunti, dedicato alla creazione delle pupe che verranno utilizzate alla fine del festival per il tradizionale spettacolo pirotecnico che chiude la manifestazione. Il lavoro di Piunti porterà anche alla realizzazione di una grande parata con delle sagome di cartapesta che verranno dislocate nei punti cruciali del borgo. Gli altri spettacoli teatrali saranno curati da noti gruppi e figure del teatro di strada come l’Efesto Teatro, il Silence Teatro e i Teatri de le rue di Mara Di Giammatteo. Accanto ai laboratori e al teatro c’è poi la sezione denominata “L’altra faccia della luna” che comprende le arti visive, il cinema, la musica, ma anche le clownerie. Le arti visive saranno collocate nei fondaci del borgo e ospiteranno, tra gli altri, artisti come Fausto Cheng e Fabio Mariani  ma anche fotografi come Giampiero Marcocci, Paolo Di Giosia ed Emanuela Amadio. Per chiudere il cinema e la musica, due forme espressive legate fortemente al teatro, con il lavoro documentaristico di radice etnografica di Gianfranco Spitilli e Stefano Saverioni e la performance musicali che chiuderanno ogni sera il programma della giornata con Renata Mezenov Sa, Arup Kanti Das, Ameli Saha, Yukio Tsji. Notazione conclusiva sull’allestimento del borgo, quest’anno affidata alla luce di un giovanissimo direttore della fotografia, Gianni Chiarini.