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sandro-mariani“Come già ampiamente dettagliato nell’ultima seduta del Consiglio regionale - afferma il Capogruppo del Partito Democratico - la proposta di legge del Consigliere pentastellato, si disperde, in maniera evidente, con la legislazione nazionale di riferimento, la Legge 925 del 1980 che stabilisce "Le regioni…acquisito l'assenso della maggioranza dei comuni e sentite le comunità montane, possono sciogliere i consorzi per i bacini imbriferi montani...". “Pertanto – incalza Mariani – sarebbe quantomeno appropriato da un punto di vista giuridico, che venisse tenuto in debito conto il fatto che, per la soppressione del Consorzio, è indispensabile ottenere l'assenso esplicito dei Comuni e quindi una delibera con la quale venga revocato il precedente atto amministrativo in base al quale ciascuno di essi aveva espresso la volontà di costituire il BIM Vomano – Tordino. Non possiamo sostituirci al volere dei sindaci – continua Mariani – i quali hanno espresso, in una riunione del novembre 2015, la ferma volontà di restare consorziati al Bacino Imbrifero Montano Vomano-Tordino, cui riconoscono un'importante funzione di supporto ai propri Comuni, specie in un momento di continui tagli alle risorse perpetrate in questi anni dal Governo centrale. Voglio inoltre, ricordare – aggiunge il Capogruppo Dem – che nella passata legislatura, fu proprio il Partito Democratico, tanto caro a Mercante, a presentare emendamenti sulla L.R. 25/2011, grazie ai quali, al Fondo Speciale, furono destinati ben 4 milioni di euro, aumentando il canone per l’uso idroelettrico, a favore dei Comuni montani. Siamo da sempre vicini agli amministratori delle aree interne – conclude Mariani – che con grande fatica ed impegno sono ogni giorno in prima linea a combattere con innumerevoli difficoltà, per tutelare un patrimonio di tradizioni e civiltà che è parte della storia della Regione Abruzzo. Pertanto, come già anticipato nell’ultima seduta consiliare, invito il Consigliere Mercante a rendersi disponibile per lavorare insieme alla realizzazione di una legge che tuteli ed incentivi i Comuni montani, lasciando adito a proposte costruttive, piuttosto che ad una pletora di strumentalizzazioni politiche.”