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giammarco_giovannelli_2-e1469693349705Un mese di giugno da incubo, un luglio così e così, un agosto lontano dal pienone che mitigherebbe in parte gli effetti negativi. Proprio mentre l'estate sta per entrare nel vivo, è tutt'altro che roseo il primissimo bilancio sul turismo abruzzese. Con un'emergenza nell'emergenza: se la montagna continua nel suo trend positivo, il mare diventa un vero e proprio caso. Il presidente regionale di Federalberghi, Giammarco Giovannelli sul Messaggero, disegna così uno scenario su cui chiede a gran voce una pronta riflessione: «È una stagione molto particolare. Più che sulle presenze, bisogna fare un discorso sui fatturati, sul valore economico che il sistema riesce ad esprimere. Giugno ha chiuso in negativo, un mese che è stato accompagnato da condizioni atmosferiche poco favorevoli. Si sperava in un luglio più spedito, invece dall'esame dei primi dieci giorni è emerso un quadro discutibile. E anche agosto si annuncia difficoltoso: per i primi dieci giorni ci sono molte disponibilità in diverse strutture ricettive». Giovannelli, pur senza accenni polemici, si rivolge alla Regione: «Serve quanto prima un tavolo operativo, l'abbiamo già chiesto. Bisogna capire come impostare anche la comunicazione sul turismo abruzzese, per cercare di strutturare strategie più efficaci. La crisi italiana incide, l'impossibilità di gestire anticipatamente il risparmio domestico è uno dei motivi principali del rallentamento, della riduzione evidente dei giorni di vacanza rispetto alla media degli anni precedenti». Il paragone con l'anno scorso è impietoso. In attesa delle cifre di luglio, giugno si è chiuso con cali di fatturato dal 25 al 50 per cento.