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marcozziiiL'Api Teramo torna a parlare della vicenda della vendita di n. 2 Lotti di Immobili ricadenti nel compendio immobiliare Ex Villeroy & Boch in Teramo Via Potito Randi, 8 (già Via Gammarana) da parte dell’ ARAP – Agenzia Regionale per le Attività Produttive, con sede Legale a Pescara. Il 30 settembre 2016 scadranno i termini per l’acquisizione dell’ area in questione; pochi sanno che sull’ area suddetta insistono vincoli ben precisi giacchè, quando nel 1954 furono donati al Comune di Teramo da Gaetano Biocca, insieme a 15 milioni di vecchie lire, il vincolo della destinazione imposto al Comune di Teramo fu quello di edificarci un opificio di grande importanza sociale per il nostro territorio e, per i restanti terreni, anch’essi donati, vincolati in maniera perenne come intoccabili. «Gli amministratori della cosa pubblica di allora, - scrive il presidente dell'Api Teramo Alfonso Marcozzi - il signor Romani in particolare, Presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Teramo dell’ epoca, per “salvare” la SPEA, riacquistò dalla SPEA, per la modica cifra di 7 miliardi di lire, RIACQUISTO’, ed il sito tornò perciò in mani pubbliche, come dire che ci fu un esborso della collettività per riacquistare quello che già era della collettività. Abbiamo seri dubbi di legittimità che l’ ARAP – Agenzia Regionale per le Attività Produttive possa vendere questi beni, ma in ogni caso, in questo Comune, in questo territorio, nel caso ARAP dovesse venderli per sanare non si capisce cosa (forse i debiti che hanno a Pescara?), sarebbe opportuno investire le relative economie sul nostro territorio e non per sanare i debiti prodotti da altri ed altrove; è mai possibile che si metta in vendita una palazzina di proprietà e si paghi invece l’affitto per i locali occupati dall’ ARAP di Pescara presso l’ aeroporto di Pescara?», chiude Marcozzi.