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13880261_1787779358161730_4867686891087691320_nIl nuovo Piano sociale è in realtà una vera e propria legge Quadro, un atto di indirizzo e programmazione approvato ieri sera in Consiglio Regionale. Tante le perplessità espresse dalle opposizioni, specie sulla copertura economica. Sul piano ci sono circa 200 milioni di euro per il triennio. Anche se non tutti sono fondi certi: 33 milioni (sempre per il triennio) dalla Regione, 20 milioni dal Fondo nazionale per le politiche sociali (salvo tagli), 29 milioni dal Fondo per la non autosufficienza (anche questo passibile di eventuali tagli), 32 milioni dal Fondo sociale europeo per l'inclusione (Fse), 52 milioni dalla nuova legge sul Sostegno per l'inclusione attiva (Sia) e 25 milioni per la compartecipazione alla spesa socio-sanitaria, Ieri sera il leader dell'opposizione Gianni Chiodi scriveva su facebook: «Mentre gli abruzzesi sono distratti dalle ferie, il 9 di agosto, il governo D'Alfonso introduce: 1) per la prima volta nel piano sociale regionale la compartecipazione a carico dei cittadini; 2) la donazione di un immobile della Regione al carrozzone di Abruzzo Engineering per coprirne le perdite; 3) l'aumento del 15% delle tariffe del trasporto pubblico. Buone ferie e tasse per tutti». Chiodi poi prosegue: «Il nostro ostruzionismo era determinato a rendere degno un Piano sociale inaccettabile che incredibilmente non prevedeva le cifre, inserite solo grazie ai nostri emendamenti attarverso ai quali siamo riusciti a intervenire su temi molto delicati: la Regione ad esempio dovrà compartecipare per l’80% alla spesa per il sociale evitando di gravare sulle spalle dei Comuni già in difficoltà. Solo grazie a noi questo Piano sociale garantirà i servizi per la comunicazione e l’autonomia in favore dei bambini disabili nelle scuole che inizialmente non erano stati previsti. Intervento che di rimbalzo rappresenta anche un’opportunità di lavoro per tanti assistenti educative. I nostri emendamenti sono stati determinanti per il trasporto degli studenti disabili e l’abbattimento dei costi per gli asili a carico delle famiglie disagiate e un aspetto su cui ci siamo molto battuti, ovviamente, è la compartecipazione alla spesa per i ticket socio-sanitari che sarà a carico della Regione al 100%. Certo ci saremmo aspettati che fossero stanziato cifre più sostanziose da chi negli anni scorsi, quando era all’opposizione, parlava di macelleria sociale». LA CONFERENZA STAMPA DELLA SCLOCCO