• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie
particolare-con-i-foriMARCOA CHIARINIFinalmente ci siamo: dopo le annuncizioni, sbagliate del Sindaco di Teramo (alle quali siamo abituati da anni), ecco arrivare davvero, stavolta, l'inizio dei lavori alla rotonda del Promenade ribattezzata a San Michele Arcangelo con tanto di atto di giunta. La statua sarà così spostata dall'esterno della ex Banca di Teramo dove la volle l'allora on. Antonio Tancredi in mezzo alla strada, una delle piu' trafficate della città, in mezzo a via De Gasperi. Dicevamo che ci siamo: domani la ditta Di Eleuterio darà il via ai lavori e sarà assai difficile presupporre che per l'inizio dell'anno scolastico: per il 12 settembre, i lavori possano essere definitivamente conclusi. L'impresa è comunque pronta a lavorare di notte. Il ritardo sarebbe dovuto all'ordine dei materiali che stanno arrivando in queste ore a Teramo dopo che solamente qualche settimana fa, il Sindaco ha deciso di servirsi degli stessi travertini e affini, utilizzati per la rotonda di Porta Romana dove poggia la Palla di Mastrodascio. A quanto pare, avremo una copia di quella rotonda, dal punto di vista strutturale, ma con la statua di San Michele Arcangelo la cui installazione sta suscitando polemiche in città tra chi la gradisce (pochi in verità) e chi la detesta ancora prima di vederla installata (molti di piu'). Su facebook si è aperto un bel dibattito avviato dall'assessore alla cultura: Marco Chiarini che ovviamente loda l'inziativa voluta da lui e dall'assessore ai Lavori Pubblici con tanto di filmatino che riproduce l'opera sulla rotonda. E tra i tanti interventi che abbiamo registrato anche noi su facebook, da evidenziare quello dell'esperto Romolo Bosi che nella sua puntale disamina scrive a proposito di rotonde e su quella al Promenade, tra l'altro: «...Ecco, questo mi porta a pensare che, nonostante il lodevole sforzo grafico-esplicativo di Marco, l’opera dello scultore risulterà, come credo, assai fuori contesto, affiorante al di sopra delle lamiere - come il Farinata “quasi avesse l’inferno in gran dispitto”- avente sullo sfondo gli orrendi condomini del glorioso boom edilizio e sulla destra il degrado di via Longo. Armonizzare non è facile anzi direi che è impossibile. Chi ci ha provato ha fatto disastri.  Povero San Michele!». A questo forse i due assessori non hanno pensato e neppure il Sindaco: il contesto è sempre cosa importante e va tenuto in doveroso conto nelle decisioni che vengono assunte.