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D'ALFONSOOODa domani alcuni alunni abruzzesi torneranno sui banchi di scuola fra le scosse di terremoto e l'apprensione dei genitori che stanno tempestando di telefonate sindaci e dirigenti scolastici. L'apertura ufficiale dell'anno scolastico è comunque fissata in Abruzzo per il 12 settembre. C'è chi ha chiesto, in attesa di concludere i rilievi su tutte le scuole della Regione, un rinvio della riapertura dell'anno scolastico. La proposta è  già stata formalizzata dal sottosegretario regionale, Mario Mazzocca e dal presidente della Provincia dell'Aquila, Antonio De Crescentiis, ma tale ipotesi non sembra percorribile secondo il presidente della Regione Luciano D'Alfonso. La Regione non potrebbe assumere un provvedimento per tutto il territorio abruzzese, considerando che sono 29, al momento, i comuni dove sono stati segnalati danni. «Decidano i sindaci». A Sulmona la sindaca Casini è decisa a procedere al rinvio. Altre situazion icritiche sono a Teramo, dove sono stati dichiarati inagibili la facciata del liceo classico e l'Itc Comi, e ad Avezzano dove sono numerosi gli edifici sotto osservazione. «Dovranno essere i sindaci con propria ordinanza a decidere se le scuole di propria competenza potranno essere riaperte oppure no - spiega il Governatore D'Alfonso . Martedì ci sarà una riunione a palazzo Chigi con mezzo governo dove io porrò queste questioni. L'orientamento nazionale è che il sindaco che ha contezza di criticità provvede a spostare la data. Il mio orientamento è mantenere fissa la data. Io sono impegnato a reperire le risorse per la messa in sicurezza del patrimonio edilizio scolastico e sono accanto ai sindaci per il reperimento delle risorse. Ho inviato l'elenco delle scuole che dal mio punto di vista sono in realtà critiche per un totale di 157 interventi, per un investimento complessivo di oltre 126 milioni di euro.