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MARCOZZI PETTINARI "In Abruzzo tre quarti delle scuole non sono a norma antisismica": una situazione "drammatica" secondo il Movimento 5 Stelle, che ha analizzato i dati ufficiali forniti dal Ministero attraverso il portale 'Scuole in chiaro'. "C'è bisogno di un piano di interventi adeguato", dicono i grillini che, attraverso il deputato Gianluca Vacca, annunciano un'interrogazione parlamentare per chiedere al Governo "se i dati siano veritieri e quali iniziative intenda intraprendere". Secondo i dati del ministero - il M5s precisa che le informazioni del sito potrebbero non essere aggiornate -, in Abruzzo è 'adeguato' rispetto alla normativa antisismica solo il 26% degli edifici. A livello territoriale, in provincia di Teramo risulta 'non adeguato' l'82% delle scuole, nel Chietino l'81%, nel Pescarese il 73% e nell'Aquilano, nonostante il devastante terremoto del 2009, il 59%. Record negativo nella città di Chieti: il totale degli edifici è inadeguato. Seguono Vasto (Chieti), dove non è adeguato il 93% delle scuole, Teramo (87%), Pescara (80%), Penne (78%), L'Aquila (70%) e Avezzano (52%; zona sismica 1, la più alta). I dati sono stati analizzati nel corso di una conferenza stampa a Pescara, cui hanno preso parte, oltre a Vacca, il consigliere regionale Domenico Pettinari e i consiglieri comunali di Chieti Ottavio Argenio e Manuela D'Arcangelo. "Il Governo - sottolinea Vacca - ha sbandierato diversi miliardi di euro per i lavori di edilizia scolastica, ma in realtà c'è ben poco, solo briciole. Soltanto circa 200 interventi a livello nazionale riguardano la messa a norma antisismica; 200 su migliaia e migliaia di scuole su tutto il territorio nazionale. C'è bisogno di un piano di interventi adeguato, dagli otto ai dieci miliardi di euro in pochi anni, per rendere adeguate e sicure le nostre scuole. Non è possibile che in un Paese civile come l'Italia e in una regione come l'Abruzzo i nostri ragazzi vadano a scuola con il rischio che gli edifici non siano il luogo sicuro che dovrebbero essere". "La Regione Abruzzo - afferma Pettinari - ha approvato di recente ben due leggi di proroga per l'adeguamento antisismico. Il presidente D'Alfonso appena insediato e quindi due anni fa avrebbe dovuto richiedere quello che ha chiesto poche ore dopo il terremoto: la verifica del rischio sismico di tutte le strutture con particolare attenzione a scuole, edilizia pubblica comunale, infrastrutture e patrimonio della regione. Constatiamo per l'ennesima volta la miopia di una classe politica che cerca di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati".