Alla fine, mezza Spiano, frazione di Teramo con all’attivo ben quattro nuclei familiari sfollati dal terremoto, ha visto la comparsa del nastro bianco rosso. A segnalarlo sono gli stessi residenti che ci avevano aperto le case di proprietà lesionate e anche pesantemente dal sisma. A distanza di diversi giorni, sono comparsi i nastri a blindare diverse aree della frazione. In primis quella a ridosso della parrocchia Santa Maria, seriamente danneggiata la notte del sisma. Pericolosa era e resta la situazione della torre. I vigili del fuoco sono tornati a Spiano e hanno di fatto reso invalicabili alcune zone. Nei giorni scorsi, una delegazione di residenti ha avuto modo di incontrare il sindaco Maurizio Brucchi il quale ha confermato l’impegno a chiedere alla Protezione Civile la disponibilità di map, moduli abitativi provvisori, per quei nuclei familiari che da giorni si stanno arrangiando tra parenti e garage. La certezza per ora resta l’autonoma sistemazione, fino a 600 euro al mese. Spiano intanto si presenta così, semi-blindata.