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Sale a tre il numero degli ex dipendenti della banca Tercas, oggi Banca Popolare di Bari, costretti a lasciare il posto perché licenziati in tronco dall’allora commissario straordinario di Bankitalia, Riccardo Sora, vittoriosi innanzi al Tribunale. Sei in tutto i licenziati per “infedeltà”, perché di fatto considerati delle “talpe” dell’ex direttore generale Tercas, Antonio Di Matteo. Nelle scorse ore è arrivato il terzo pronunciamento da parte del giudice del lavoro, Giuseppe Marcheggiani che ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Fabrizio Acronzio per una dei dipendenti licenziati nel marzo scorso perché sospettata, dalla procura di Roma, di aver fornito informazioni appunto all’ex dg Di Matteo. La donna licenziata ha vinto così in tribunale e verrà reintegrata immediatamente ul posto di lavoro. Il pronunciamento in questione fa salire a quota tre le battaglie legalmente vinte dai dipendenti trovatisi dalla sera alla mattina senza un lavoro, licenziati in tronco durante la fase di commissariamento dell’Istituto di credito di Corso San Giorgio. Sora aveva deciso di applicare la massima sanzione disciplinare per infedeltà nei confronti della banca. Ma il giudice del lavoro del tribunale di Teramo ha valutato i fatti in maniera del tutto differente e ha accolto il ricorso, ritenendo di fatto ingiustificato il licenziamento. Decisione che aveva scatenato dure polemiche sul fronte sindacale. banca-tercas