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santoneUno dei primi doveri di un’amministrazione capace è quello di individuare le priorità su cui concentrare le forze, ma anche quello di saper intercettare i fondi. Nessuna di queste due cose è stata fatta dalla Giunta di centrodestra, che ha guidato Teramo negli ultimi quindici anni e che è anche stata ai vertici della Regione. La sicurezza dei plessi scolastici è stato un tema trascurato, eppure la possibilità di reperire le risorse necessarie c’era, eccome. Basta leggere cosa riporta il sito della Protezione civile in merito: “con la legge n. 244 del 24 dicembre 2007 il Fondo per interventi straordinari della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato incrementato di 20 milioni di euro all’anno a partire dal 2008 per l’adeguamento strutturale e antisismico delle scuole e per la costruzione di nuovi edifici scolastici, qualora sia indispensabile sostituire quelli ad elevato rischio sismico. Dal 2008 sono state attivate sei annualità del programma, per un totale di 120 milioni di euro stanziati. Al 19 novembre 2015, data di pubblicazione del decreto di finanziamento delle ultime due annualità, risultano finanziati o cofinanziati, con le prime sei annualità del programma, complessivamente 242 interventi. In media sono stati finanziati 40 interventi all’anno, per un costo medio di 478.000 euro per intervento”.  Il cittadino medio, scorrendo questi dati, si chiederà: su 242 interventi, quanti ne sono stati realizzati a Teramo? La risposta è nella tabella pubblicata sempre sul sito della Protezione civile: scorrendola ci si accorge che a Teramo non è stato assegnato nulla, semplicemente perché la nostra città non ha partecipato ai bandi. C’è da chiedersi, quindi, cosa abbia fatto l’attuale consigliere regionale Paolo Gatti, che oggi accusa l’opposizione di “preferire la funivia alle scuole sicure”. Ricordiamo all’ex assessore che i due settori in oggetto, ossia quello relativo alla Pubblica istruzione, ma anche alle Manutenzioni, sono stati, dal 2004 in poi, sempre appannaggio dello stesso Gatti o di assessori del suo gruppo politico, Futuro In, e che era di loro diretta competenza occuparsi di un tema essenziale come la sicurezza dei plessi scolastici. Gatti dal 2008 è stato anche assessore regionale alla Pubblica istruzione.  Peccato però che per lui, fino ad oggi, la sicurezza degli studenti non abbia rappresentato una priorità e alcuna progettazione si rinviene tra gli atti del suo lavoro . L’attuale amministrazione comunale, in cui i gattiani rappresentano il gruppo più numeroso,   è riuscita a far scendere in piazza i diversamente abili per i tagli al sociale, e adesso anche le mamme, preoccupate per lo stato dei plessi scolastici privi delle attestazione di sicurezza. A Gatti ricordiamo infine che il finanziamento per la funivia deriva da fondi europei finalizzati e non possono essere spostati su altre voci di spesa.
Il Gruppo consigliare Teramo Cambia Antonio Filipponi Maria Rita Santone