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Non applicare meramente la legge ma dare Giustizia ai cittadini. Passa da qui, dalle parole ricordate nell’aula della Corte d’Assise del Tribunale di Teramo, l’omaggio al magistrato Irene Scordamaglia, 48 anni, di cui sei a servizio della procura teramana e con all’attivo 20 anni da pm tra Vasto e Teramo. I colleghi magistrati, il personale amministrativo e non della procura e del Tribunale, il presidente Giovanni Spinosa, il procuratore capo Antonio Guerriero, il procuratore generale della Corte d’Appello dell’Aquila, Pietro Mennini,  il presidente dell’Ordine degli avvocati, Guerino Ambrosini: tutti insieme per tributare il saluto alla dottoressa Scordamaglia, nominata consigliere della Suprema Corte. La Scordamaglia, emozionata, lascia Teramo alla volta della Cassazione. Lei, primo presidente donna dell’Anm Abruzzo, da sempre in prima fila nella divulgazione dei temi della cultura del diritto e della formazione, magistrato profondamente e compiutamente garantista, più volte ha ribadito «come la garanzia dei diritti di libertà rappresenti l’espressione non solo della libertà costituzionale, ma oggi anche di quella convenzionale e bisogna renderla effettiva». A Teramo si è occupata di inchieste come il crac Curti-Di Pietro e del filone locale della ex Tercas, in particolare della vendita dei prodotti finanziari “pronti contro termine”.Grande emozione in Corte d’Assise oggi per la cerimonia di commiato. Grande emozione nel vederla indossare la toga regalatale dalla squadra dei magistrati teramani: Auriemma, De Feis, Giovagnoni, Sciarretta, Rosati, Colica, Aloisi, Scamurra e l’ultima arrivata, il pm Medori che prende il posto proprio della Scordamaglia. Toga simbolo di impegno nel servire la verità, la Giustizia giusta. Quella che i cittadini si aspettano, ogni giorno. IL DISCORSO INTEGRALE DELLA DOTTORESSA IRENE SCORDAMAGLIA (CLICCA QUI) img_0110 img_0112 img_0123 img_0124 img_0134 img_0139 img_0143 img_0149