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img_0289img_0281img_2626Riunione oggi pomeriggio, imprevista, convocata di fretta e furia dal Sindaco con l'assessore ai Lavori Pubblici e i commercianti che ieri hanno manifestato su Corso San Giorgio contro il Comune e la Soprintendenza per il blocco dei lavori. Durante l'incontro Brucchi ha ricordato ai commercianti presenti che l'11 Ottobre alle 11,30 si riunirà la commissione della Soprintendenza grazie anche alla manifestazione dei commercianti. «I tempi si sarebbero allungati secondo Brucchi - racconta Antonio Topitti - dopo la scoperta dei reperti di un acquedotto romano che secondo la Soprintendenza cambia l'interpretazione storica di Teramo e così va anche rinterpretata la storia della città, perchè hanno dato per certo che ai tempi dell'antica romana, i teramani usavano l'acqua per lavarsi e dissetarsi (l'acquedotto è venuto alla luce nella zona compresa tra la Tercas fino all'Inps, terzo e quarto lotto). Ora - continua Topitti - il Sindaco ci ha riferito che faranno le prescirzioni per l' impresa nella zona dove dovranno essere sistemate le condutture delle acqua bianche e i sottoservizi. Poi dovrà essere stabilita la tecnica di copertura. Per fine novembre, il Corso dovrebbe essere liberato dalle transenne e la pavimentazione dovrebbe iniziare dal 25 ottobre in poi». Saranno davvero rispettati questi tempi? Topitti se lo augura anche perchè il presidio continuerà ad oltranza da parte dei commercianti fino a che non torneranno a lavoro sul Corso tutti i mezzi per il completamento dei lavori. L'obiettivo è  quello di smantellare il tutto per i primi giorni di dicembre. «Se non si finirà il massetto per questa data - dice Topitti -  si dovranno fare i passaggi pedonali in modo da azzerare le barriere. Brucchi ha riferito durante la riunione che: «La Soprintendenza lo ha anche accusato che lui non avrebbe la sensibilità artistica e storica necessaria». A Corso de Michetti, invece, è previsto l'inizio dei lavori ad anno nuovo: «Ho proposto di rivedere l'appalto per salvare i sampietrini per poi riutilizzarli - dice ancora Topitti - e di prendere le mattonelle ferme per il corso per rifare le vie adiacenti, il Sindaco ha detto che non si puo' fare». Dopo la riunione con la Soprintendenza sarà stilato anche un nuovo cronoprogramma che dovrà essere rispettato. Oggi poi, il Comune avrebbe chiamato Mastrilli per dire di smantellare il gazebo dei commercianti che si trova sul Corso e installato ieri, perchè non ci sarebbe l'autorizzazione. Topitti spiega che: «il 3 ottobre ho fatto la Pec al comune dove comunicavo l'installazione a tempo indeterminato del gazebo. Siamo dsponibili a pagare l'occupazione del suolo pubblico e eventualmente a citare il comune per danni. All'indolenza dei regionali ora ci si somma anche la fiscalità e l'indolenza del Comune», conclude Topitti.