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14519829_10209169414106314_943013408592692435_nIl Ministro per le Riforme Costituzionali Maria Elena Boschi ha preso parte oggi, a Mosciano Sant’Angelo al Blu Palace Business Center all'incontro dal titolo: “Le Ragioni del Sì” promosso da “Scelta Civica” insieme alla rete “Cittadini per l’Italia” e al Comitato Nazionale per il Referendum Costituzionale “LiberiSì”. Al fianco della Boschi a discutere della riforma costituzionale Giulio Cesare Sottanelli, capogruppo alla Camera dei deputati “Scelta Civica verso Cittadini per l’Italia - MAIE”. img-20161008-wa0007"Questa riforma non servirà a fare più leggi, come qualcuno vuole sostenere, ma a fare le leggi che servono nel tempo giusto che serve per fare le leggi", ha detto il ministro  facendo riferimento anche ai numeri che hanno accompagnato il percorso di questa riforma. "C'è stato confronto vero in Parlamento e i dati non sono secondari: abbiamo superato 5.600 votazioni, con i vari passaggi tra Camera e Senato, abbiamo ascoltato in aula 4.500 interventi sulle riforme costituzionali, aver dovuto fronteggiare oltre 83 milioni di emendamenti delle opposizioni, abbiamo ascoltato decine e decine di costituzionalisti, le categorie sociali, i sindacati, abbiamo fatto una riflessione seria in Parlamento in cui abbiamo affrontato la discussione e portato a modificare il testo originario del Governo in 122 punti. Voglio ricordarvi - ha aggiunto il ministro - che abbiamo superato le votazioni con una maggioranza sempre tra il 57 e il 59 per cento, che è più ampia della maggioranza che sostiene il Governo".   20161008_111138Dalla Boschi c'era anche Marco Borgatti, referente del comitato per il no Roseto che ha dichiarato: «Questa mattina mi sono recato all'Hotel Blu Palace di Mosciano per partecipare da libero cittadino all'incontro per il Si al Referendum con ospite il Ministro Boschi. Il mio intento era pacifico semplice e razionale: ascoltare le ragioni del SI e se possibile fare un paio di domande. Purtroppo appena arrivato sono stato avvicinato dai dirigenti della questura che con garbo hanno comunicato l'impossibilità a partecipare. È stata formulata una lista di 21 nomi di persone non gradite ed io sono una di queste.  Sinceramente non mi aspettavo tale restrizione ed in giornata sentirò dei legali per valutare eventuali azioni. Trovo davvero incivile tale atto e pone forti dubbi non solo sui contenuti ma anche sui metodi del dibattito di questo referendum. Non più di due settimane fa il comitato del No ha organizzato a Roseto un incontro con Maddalena ,Presidente emerito della Corte Costituzionale, e furono invitati esponenti del SI per un confronto. Non si presentò nessuno. Oggi un piccolo gruppo di cittadini si è presentato per porre delle domande e ciò è stato impedito. Quando un Ministro ha paura di confrontarsi con pacifici cittadini vuol dire che esiste un problema democratico . Ma non ci fermeremo di certo difronte a questo evento. Anche i Ministri possono fuggire dal confronto ma non dal voto. Al prossimo Referendum dimostreremo che tanti Davide possono sconfiggere Golia», chiude Borgatti. Replica subito la Questura alle dichiarazioni di Borgatti con una nota: In riferimento ad alcuni articoli apparsi su Organi di Informazione che riportano dichiarazioni del Sig. Marco Borgatti, con cui si riferisce di non essere stato fatto accedere alla Sala Convegni della struttura di Mosciano S. Angelo ove stamani si è tenuto l’incontro “Le ragioni del Sì” con il Ministro per le Riforme Costituzionali, Dr.ssa Maria Elena Boschi, si ritiene doveroso precisare che nessun Dirigente della Questura ha mai fatto riferimento ad una lista di “21 nomi di persone non gradite” perché inesistente”, conclude la nota. img-20161008-wa0001 img-20161008-wa0003 img-20161008-wa0004