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img-20161008-wa0000 E ci risiamo con lo scaricabarile delle responsabilità, con l’alibi del rispetto delle norme di sicurezza ! Ma come?  Sul Corso , nei lotti dove è stato realizzato il massetto , ci possono circolare , persone , mezzi di trasporto di qualsiasi tipo e tutto quanto necessiti per  esigenze quotidiane di residenti , uffici ,attività commerciali ecc. ,  è pericoloso posizionare per mezza giornata una decina di bancarelle per esposizioni di merce senza furgoni , come è stato già fatto dalla  seconda metà di maggio , fino a luglio , smentendo ancora una volta impegni presi in precedenza ? Suvvia siamo seri e concreti  , per lustri il mercato del sabato  si è svolto per tutti e tre i Corsi in un caos totale in barba alle più elementari norme di sicurezza , basti l’esempio del primo tratto di Corso Cerulli  dal Duomo all’ACI  e adesso che a Corso S Giorgio sono stati eliminati anche i marciapiedi, con concreta possibilità di rendere possibile il passaggio di qualsiasi mezzo di soccorso, si prende la scusa che è un cantiere  e le bancarelle non vi si possono posizionare con i veti di RUP e direttore dei lavori ? Direttore dei lavori chi ? Caso mai “direttore dei non lavori “ visto che sulla nostra pelle i lavori sono fermi da cinque mesi per tutto l’appalto, sostituzione condotta del Ruzzo esclusa . Questi direttori dei non lavori, esperti  maniaci delle “ sfumature di grigio “ , si mettessero le mani sulla coscienza e agissero di conseguenza prendendosi responsabilità per i loro incarichi , perché pur se al ribasso di oltre il 35% alla fine di tutto si beccheranno sempre una sostanziosa parcella  su un appalto di oltre  3.700.,000 Euro ( tremilionisettecentomila ) , mentre a noi nel frattempo dopo che è stato succhiato tutto il sangue , ci stando ratando  l’osso, rimane  l’unica prospettiva  di andare a far legna sulla Croce di  Gesù Cristo . Canzio  evidenziandoti che non te lo ha chiesto il sottoscritto di fare l’assessore,  se hai coscienza , sensibilità pubblica e sociale , la tua indennità non la devi  devolvere a Topitti  come hai pubblicamente dichiarato  ma insieme ai tuoi colleghi metterla in un fondo  come un segnale, a favore di  tutti i danneggiati in modo simbolico. Tu forse non di rendi conto della situazione reale ,  alla fine quando sarà presentato il conto del disastro,   altro che 360.000,00 Euro (trecentosessantamila )sarà l’ammontare dei danni  ,   facendo la sintesi  di un anno delle vostre indennità. Nel  firmare la petizione in essere, nel ringraziarti per averlo fatto, ti evidenzio che  anche tu sei un cittadino teramano con l’aggiunta  di ricoprire un  tempornaneo pubblico incarico, al quale è privato per indolenza di pubblici funzionari e dirigenti della Soprintendenza Regionale  l’uso del Corso principale della nostra città . Se poi nel frattempo in un capannello improvvisato all’angolo del gazebo , ti sei fatta una chiacchierata   con alcuni colleghi qualificandola riunione  stabilendo date alquanto tardive per analizzare e trovare soluzioni a  un problema urgentissimo  ,il tuo   comportamento si differenzia da quello di Fracassa del cinque ottobre,  solo perché  come tu stesso hai  fatto notare  mancavano telecamere e riflettori . Antonio Topitti sempre a nome di tutti i commercianti del Corso