«LA NEUROCHIRURGIA A TERAMO ASSISTITI SENZA TUTELA», IL PERSONALE DICHIARA LO STATO DI AGITAZIONE
La UILFPL di Teramo, su mandato ricevuto da tutti gli operatori sanitari in servizio presso l’Unità Operativa Complessa di Neurochirurgia di Teramo, si è rivolta al Prefetto di Teramo preannunciando lo stato di agitazione.
“Il ricorso al Prefetto di Teramo si è reso inevitabile” sostiene il Segretario della Uilfpl di Teramo Alfiero Di Giammartino, “ posto che la carenza ormai cronicizzata di personale in un reparto ad elevata assistenza e la mancanza di una adeguata idoneità dei locali ove sono allocati posti letto per terapie sub-intensive, stanno destando una elevata preoccupazione da parte degli operatori sia per la loro sicurezza che per i pazienti.
Tutte le segnalazioni inoltrate ai vertici Aziendali sia da parte degli stessi Operatori che dall’organizzazione Sindacale UILFPL, tese a rimuovere le criticità evidenziate, finanche l’inoltro di un’atto di significazione e diffida per una risoluzione immediata dei problemi, non hanno avuto le dovute risposte; un atteggiamento da parte dei Responsabili chiamati in causa veramente irriverente ed offensivo verso le tutele sanitarie da apprestarsi a vantaggio dei pazienti, nonché nei confronti dell’intera comunità e deferenza verso la stessa ASL (che, evidentemente, merita ben altro), ed ancora omissivo rispetto ai propri doveri.
A proposito, deve essere ricordato che Il Piano Sanitario Regionale che l’Atto Aziendale di riferimento, vigenti, prevedono nella Neurochirurgia di Teramo 23 posti letto di cui 4 di terapia sub-intensiva (stanza dedicata dove i pazienti sono sottoposti a continuo monitoraggio emodinamico, respiratorio e delle funzioni neurologiche da parte del personale infermieristico, specificando che seppur in respiro spontaneo i pazienti sono quasi sempre portatori di canula tracheostomica) ed i restanti di “degenza ordinaria” anch’essi definiti “specialità di elevata assistenza”, per i quali stante la normativa vigente il rapporto tra pazienti e infermieri è di 2:1.
L'attuale dotazione, invece, risulta sottodimensionata rispetto ai parametri di legge.
Per altro verso si registra la non idoneità dei locali ove sono allocati i posti letto di terapia sub-intensiva per l’insussistenza dei canoni stabiliti dalla legge, che, fra l'altro , sottopone quotidianamente a forti rischi la tutela dei pazienti.
La UIL FPL ritiene inaccettabile solo il pensiero che il reparto di Neurochirurgia dell'ospedale di Teramo possa vivere un momento di disservizio per i numerosi utenti della provincia di Teramo, spero tanto” conclude Alfiero Di Giammartino “ che l’intervento del Prefetto di Teramo possa scongiurare qualsiasi ulteriore iniziativa sindacale e ristabilire le normali e corrette relazioni in un clima di buona fede e correttezza ed in ultimo addivenire ad una equa risoluzione delle criticità evidenziate”