LE GADIT: «E’ GIUNTA L’ORA DI UNA RISPOSTA DAGLI AMBITI TERRITORIALI CACCIA»
Abbiamo atteso sino ad oggi delucidazioni concrete da parte dei due presidenti degli Ambiti territoriali Caccia Teramani sulla questione Starna , soprattutto a garanzia di una trasparenza gestionale
Alle molte sollecitazioni che ci sono giunte da parte di cacciatori che, a nostro avviso, non sono stati adeguatamente informati riguardo in particolare la caccia alla Starna, abbiamo ritenuto opportuno inviare una missiva alla Regione Abruzzo per avere in merito delle delucidazioni circa la cacciabilità del volatile in Provincia di Teramo.
In risposta alla nostra richiesta, scrivono le Guardie Ambientali d'Italia (Gadit), l’Ufficio preposto alla Caccia della Regione Abruzzo ci comunicava con nota prot. RA0065806/16 del 11 ottobre 2016 inviata anche agli ATC regionali che “il Calendario Venatorio 2016-2017, prevede che il suo prelievo è subordinato all’attuazione di interventi di gestione attiva secondo le previsioni dei piani di prelievo proposti dagli ATC; pertanto il prelievo non può essere esercitato in mancanza di esso. Questa Regione non è a conoscenza di quali ATC abbiamo elaborato e dato autorizzazione ai suddetti piani” intimando agli stessi ATC di “comunicare la cacciabilità della specie attraverso mezzi idonei ad assicurare la massima conoscibilità”;
Benché siano trascorsi diversi giorni, ad oggi, da un controllo effettuato sui siti web degli A.T.C. Vomano e Salinello ancora una volta, non ve n’è alcuna traccia.
Orbene, per quanto di competenza, non sarà allora il caso che i due Presidenti Teramani Porrini e Sabini chiariscano prontamente e definitivamente la questione indicando ai cacciatori SE QUESTA CACCIA E’ CONSENTITA O NO??
Non sarà forse il caso, cari Presidenti ATC, di uscire fuori da questo stato catalettico ponendo fine al problema, adeguandosi prontamente alle comunicazioni ricevute dalla Regione Abruzzo!?
Non è più concepibile ne condivisibile da parte nostra che i cacciatori vadano a caccia avendo il dubbio se sono legittimati a cacciare la starna, perlopiù esponendoli a rischio sanzioni in fase di controllo venatorio.
La caccia è una cosa seria, e il mondo venatorio non può vedersi oscurato da una politica a dir poco miope e non sufficientemente trasparente degli AA.TT.CC Vomano e Salinello.
E’ giunta l’ora presidenti di dare la giusta informazione al mondo venatorio pubblicando sui siti degli ATC la cacciabilità della starna e di darne il giusto risalto attraverso i mezzi d’informazione, specialmente per una corretta trasparenza gestionale e così come sollecitato dalla Regione Abruzzo.
Infine, auspicando che questa caccia alla starna sia legittimata, una domanda ci sorge spontanea:
Se questo volatile invece, dovesse risultare NON cacciabile, chi si accollerà la responsabilità del danno derivato dal prelievo forzoso di questa specie? Prego Presidenti, a Voi la parola!