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REPLICA DELL’ASSESSORE CHIARINI all'articolo sugli Stati generali Rispondo per chiarire alcuni passaggi. Innanzitutto non c’è nessun incarico ad una ditta: il Comune compartecipa ad una manifestazione. Così come farà per il premio Pigro, come ha fatto per la fiera dell’agricoltura, e per molti eventi. Si può fare per legge e non c’è un illecito. La cosa più importante è, ATTENZIONE, che io NON HO INVIATO quel testo nella mail. Io non ho scritto che il giorno dopo la Città avrebbe avuto il programma. Bensì che LUNEDI’ tutti i giornali lo avrebbero ricevuto. Ho inviato la schermata al Direttore per email che ha la mia autorizzazione a pubblicare. Quindi quello che avete letto è un FALSO. La ditta che sta organizzando gli Stati Generali ha contattato due testate tra cui anche IL CENTRO (che ha già fatto uscire la pubblicità) per diffondere la notizia, come fa chiunque organizzi eventi finanziati dal comune in libertà e autonomia. Quindi in questo non c’è nessun illecito. Si era scelto di pubblicizzare il programma sulla pagina intera de La città e di inviarlo contestualmente a tutte le testate, come per correttezza si fa. Alle ore 16:53, quando ho mandato la mail ai colleghi, si era già deciso di cambiare la grafica dell’inserto pubblicitario mettendo il programma generico già pubblicizzato e che avremmo rimandato a lunedì l’invio del programma completo, sia ai giornalisti che ai partecipanti al workshop (a cui era stata promessa per oggi). La cosa grave è che una mail inviata a dei colleghi per far controllare la correttezza dei testi sia stata inoltrata al direttore D’Amore alterandone anche il testo originale per creare ancora confusione e dubbi. Tutto questo accanimento fa riflettere… Grazie per l’attenzione. Marco Chiarini CONTROREPLICA DI ANTONIO D’AMORE

   Rispondo punto per punto primo punto. Di incarichi ad una ditta non ho scritto, né di illeciti. Perché precisarlo? secondo punto.  Prima di pubblicare la mail, ho verificato che almeno un’altra delle persone indicate in indirizzario l’avesse ricevuta. E ne ho avuta conferma. Detto questo, anche volendo - per mero amor di discussione - considerare come “unica e vera” la mail della quale Chiarini mi ha inviato copia (la trovate in foto)  e che definisce essere quella realmente partita dal suo computer, restano senza risposta tutta una serie di domande, che porrò dopo aver elencato rapidamente i fatti. il mio articolo è stato pubblicato alle 18.40 di ieri. Alle 18,41 ho telefonato all’assessore Chiarini per avere sue dichiarazioni a commento, ma era al Di Venanzo e non poteva parlare Alle 19.17 mi ha telefonato l’assessore Chiarini, per spiegarmi (alla luce della lettura dell’articolo) che in realtà si era poi deciso, vista l’impossibilità di preparare la grafica, di pubblicare sul quotidiano indicato nella mail una pagina diversa e non più il programma. Confesso di averlo immediatamente considerato un salvataggio in calcio d’angolo, ma prendo atto del fatto che il programma non uscirà più su un solo quotidiano “privilegiato”. Chiarini non fa alcun accenno, però, al contenuto “diverso” della mail. Alle 19,40 l’assessore Chiarini mi ritelefona e, a supporto della sua precedente telefonata, perché avessi certezza che non sarebbe più uscito il programma, mi invia copia della pagina inviata al quotidiano. Anche in questo caso, non fa alcun accenno al contenuto “diverso” della mail. Alle 20,14 Mi telefona un altro componente della Giunta, anch’egli destinatario della mail, per chiedermi - in via confidenziale - chi mi avesse girato quel messaggio dell’assessore Chiarini perché - testualmente: “sta succedendo un casino” e mi riferisce di un grosso nome della politica  teramana che starebbe facendo il diavolo a quattro, pur di spingere tutti i destinatari della mail a negarne il contenuto. Ovviamente, non rivelo nulla. Anche questo assessore non fa alcun accenno al contenuto “diverso” della mail. Alle 21.26 Un consigliere comunale di maggioranza mi telefona, per cercare di capire cosa stia succedendo, perché sembra che “il Sindaco stia incazzatissimo” per la divulgazione della mail. Anche qui, nessun accenno al contenuto “diverso” della mail. Alle 22,12 altra telefonata di un consigliere comunale (sempre di maggioranza), che mi chiede di sapere cosa sia accaduto e commenta in maniera molto negativa la situazione “interna” della Giunta Brucchi. Anche in questo caso nessun accenno al contenuto “diverso” della mail. Alle 22.33 Mi telefona nuovamente l’assessore Chiarini, il quale mi rivela di aver scoperto che quella inviatami non era la vera mail, perché la sua non faceva riferimento al quotidiano. E mi annuncia l’invio della copia della “vera” mail inviata agli asessori. Alle 22.46 ricevo la mail con la copia della “vera” mail di Chiarini. 14689215_10209437827536940_162484280_o Questi i fatti. Adesso, le domande: Perché in sei ore nessuno si sarebbe accorto del fatto che la mail inviatami era diversa da quella inviata da Chiarini? Se Chiarini non avesse fatto accenno alla pubblicazione sul quotidiano, chi tra i destinatari della mail poteva essere a conoscenza dell’esistenza di una pagina in uscita su quel quotidiano? Credo che la risposta sia facilmente intuibile, ma ad ulteriore conferma di quale sia stato il reale andamento degli eventi, c’è il fatto che la pagina pubblicitaria, alla quale Chiarini non fa riferimento in quella che considera la “vera” mail, ma l’annuncia invece nella “falsa” mail, e è poi stata REGOLARMENTE PUBBLICATA OGGI, con la GRAFICA SOSTITUTIVA che lo stesso Chiarini mi aveva inviato alle 19,17 (ovvero un’ora dopo la pubblicazione del mio articolo). Tutto, quindi, è andato esattamente come spiegato nella “falsa” mail, ma con la grafica “rivista e corretta” dopo la pubblicazione del nostro articolo. Su una cosa sono assolutamente d’accordo con Chiarini: tutto questo fa riflettere. Molto.