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14606264_10208903975310086_3366427983773667125_nDopo alcune settimane dall'installazione dei “dossi rialzati” nella nuova rotonda sorta nei pressi del Bar Promenade e più precisamente nell'incrocio tra via De Gasperi, ponte San Francesco e via San Marino, Fratelli d'Italia-AN si concentra sulle lamentele, dovute, dei cittadini che non hanno preso bene la scelta di posizionare gli stessi in due punti nevralgici. Dossi “antipatici" quindi per tutti gli automobilisti. Il coordinamento comunale di Teramo del partito prima di entrare nel merito dell'argomento, specifica come la presente non sia assolutamente una critica ma un chiaro suggerimento sperando che, la possibilità di voler modificare le cose a lavori ancora in corso, sia benevolmente accolta evitando magari di dover ritoccare l'opera a lavori poi conclusi. Ci sembra inopportuno infatti il posizionamento dei dossi rialzati in quella zona dato che non vi è reale pericolo in quanto per forza di cose gli automobilisti devono decelerare nel momento in cui accedono al rondò. Sottolineiamo inoltre che la segnaletica non è appropriata data l'eccessiva vicinanza al «pericolo», infatti se prendiamo in mano il codice della strada (art. 42), nonostante il riferimento sia esplicito solo per i dossi artificiali realizzati in gomma, ovviamente basandoci su questi appena citati come esempio, ribadiamo come il richiamo sia puntuale: per velocità fino a 30 km la segnalazione deve avvenire nei 20 metri precedenti ed attualmente non è così. Sappiamo bene che la legislazione in materia di attraversamenti pedonali rialzati purtroppo è lacunosa e poco chiara ma una soluzione idonea va comunque trovata. A margine della nostra segnalazione entriamo nel merito dei mezzi di soccorso che insieme a quelli di pronto intervento sono i più esposti. Vi è un parere del Ministero dei Trasporti che specifica come i dossi non possono essere installati indistintamente su tutti i tipi di strade ma solo «in zone residenziali, in parchi pubblici, privati e nei residence», l'adozione poi è espressamente vietata «su strade che costituiscono itinerari preferenziali dei veicoli normalmente impiegati per i servizi di soccorso e di pronto intervento», non osiamo pensare infatti cosa possa accadere nel momento in cui un mezzo di soccorso trasporti un ferito grave o comunque una persona in pericolo, sarà costretto a frenare e riaccelerare di continuo, perdendo minuti preziosi che a volte possono fare veramente la differenza tra la vita e la morte tralasciando anche gli sbalzi a cui sarebbe costretto l'individuo trasportato. Dunque il nostro è un suggerimento chiaro di rivedere lo stato delle cose in quanto ricordiamo ne viene semplicemente la tutela dell'ente che in quanto proprietario risponderebbe civilmente e penalmente in caso di danni e lesioni derivanti dal permanere in opera dei dossi, questo ovviamente se vi sono irregolarità. Riserviamo dunque l'ipotesi di portare in consiglio comunale una mozione specifica insieme a quella sull'accattonaggio.