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scuole-chiuse-terremotoSicurezza delle scuole. Se ne torna a parlare grazie al sempre verde comitato dei genitori di Teramo che diventerà  provinciale. Si allarga così,  l'adesione all'organismo nato all'indomani del sisma del 24 agosto: sarà un coordinamento a livello provinciale tra i vari comitati spontanei che sono sorti finora in vari Comuni. Lo ha annunciato ieri, nel corso dell'incontro che si è tenuto all'Hotel Abruzzi, la portavoce Leda Ragas. Dopo l'esposto in Procura e la raccolta di mille firme i genitori sono pronti a fare un salto di qualità, organizzando un tavolo permanente per raccogliere idee e progetti da sottoporre all'amministrazione comunale e ai dirigenti scolastici. La realizzazione del Polo scolastico resta la richiesta principale. Tra i bandi che il Comune si è lasciato sfuggire c'è quello del 2015, che prevedeva 3,5 milioni di euro per la messa in sicurezza dei plessi. Assenti all'incontro assessori e consiglieri di maggioranza. C'erano, invece, i rappresentanti dell'opposizione, Fabio Berardini (Cinque stelle), Maria Cristina Marroni (Teramo 3.0), Francesca Di Timoteo (Pd) e Maria Rita Santone (Teramo Cambia) che hanno annunciato la convocazione di una Commissione controllo e garanzia sull'argomento. Intanto come noto, si svolgerà un consiglio comunale, il 10 novembre sul Masterplan durante il quale i consiglieri di maggioranza (con Teramo Soprattutto escluso) chiederanno alla Regione di utilizzare i 10 milioni di euro destinati alla realizzazione della funivia dell'Università per rendere tutte le scuole del comune antisismiche. Operazione esclusivamente strumentale e propagantistica.