SULLE DIMISSIONI DELL' ASSESSORE CHIARINI INTERVIENE SU FB MARIA CRISTINA MARRONI: «Mi sarei attesa da un uomo di cultura una rivoluzione di metodi e mezzi. La rivoluzione, se vuol resistere, si deve concretizzare in rivoluzione. Se essa diventa governo è già fallita. Mi sarei attesa in principio che Chiarini rifiutasse l'offerta di essere l'Assessore alla cultura di un Sindaco che aveva destinato in bilancio ZERO euro alla cultura. Una vergogna! Mi sarei attesa poi un'evidenza pubblica per spendere 23 mila euro di soldi pubblici, con trasparenza ed efficienza. Mi sarei attesa una nota incisiva e riconoscibile, che non si è affatto realizzata. Anzi in più occasioni l'Assessore è sembrato il marziano, di cui parlava Flaiano. L'unica differenza la Città di approdo: allora Roma, oggi Teramo. Troppo semplice, comunque, abbandonare la nave che non si è riusciti, almeno per la propria competenza, a raddrizzare. Perciò non credo alle sue dimissioni, addotte probabilmente per rivendicare maggiore autonomia e spostare l'attenzione dal completo fallimento della sua prima, costosa iniziativa. In sincerità ora mi preoccupa di più chi restituirà quei soldi spesi (tanti in un periodo così delicato) per gli stati generali del nulla. Atto d'onore sarebbe che lo facessero i responsabili. E se Chiarini resterà in carica, pretenderò che siano recuperati dal suo stipendio assessorile. Infine vorrei sapere se entro stasera la Città e le nostre opere d'arte verranno emendate da quell'orribile scotch».