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schermata-2016-10-28-alle-06-28-03Una cosa è stata ottenuta dalla dimissioni di Marco Chiarini confermate ieri:  (le settantadue ore di "attesa" sono state usate ad arte, classico  giochetto politico, dal Sindaco, per cercare di rimanere a galla e tenere tranquilla per un paio di mesi al massimo la sua maggioranza) i cittadini di Teramo non spenderanno 1.600 euro al mese in piu', perchè lo stesso Chiarini non sarà sostituito, dal momento che questa Giunta è a tempo e rimarrà in carica solo a poco dopo il referendum del 4 dicembre. Poi, Sindaco, Giunta e maggioranza dovrebbero andare  a casa e si tornerà al voto il prossimo anno, nella primavera del 2017. Brucchi avrebbe voluto rimanere fino al 13 dicembre ma i "capi" gli hanno fatto capire che subito dopo il referendum saranno assunte decisioni immediate su di lui. Si cercano già, infatti, i candidati da inserire nelle liste e si sta lavorando per essere pronti all'appuntamento elettorale del 2017. Il disegno dunque va avanti, al di là delle chiacchiere "tra amici" fatte ieri sera al cosiddetto tavolo politico durante il quale, qualcuno ha avuto anche il coraggio di dire che gli Stati Generali, motivo per il quale Chiarini si è dimesso dopo il suo completo fallimento e dopo aver speso soldi pubblici per 23 mila euro e piu',  sono stati un evento positivo, andato bene. Ieri sera qualcuno degli esponenti del tavolo politico ha fatto sapere di non aver gradito il "falso ritardo" di Alfonso Di Sabatino Martina, che martedì ha comportato la mancanza del numero legale e l'impossibiità di poter svolgere il consiglio, rinviato alla seconda convocazione, quella del 3 novembre. Del resto ci può stare un ritardo per motivi di famiglia...non ci può stare il fatto che, se mancano due consiglieri si blocca l'attività consiliare perchè da 21 consiglieri di maggioranza che c'erano un tempo, oggi si è arrivati a 18...17 effettivi...pochini per tirare avanti...per il bene della città di Teramo e dei suoi cittadini che chiedono sempre piu' con forza di cambiare rotta e persone.