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20161025_095909Una gara d'appalto per avviare le verifiche su quasi tutte le scuole  del Comune di Teramo che non hanno la certificazione sismica. Il Comune e l'ordine degli ingegneri, infatti, dopo settimane di trattative non hanno individuato una soluzione tecnica condivisa per la firma di una convenzione che, con il coinvolgimento anche di geometri e architetti, consentisse l'attivazione rapida dei controlli. Le ipotesi di accordo emerse nel corso del confronto con l'ordine degli ingegneri, il cui ruolo è determinante nel rilascio delle certificazioni, non sono state ritenute praticabili per evitare eventuali ricorsi che avrebbero rallentato ancora di più l'operazione sui 32 edifici. Per questo l'amministrazione ha deciso di avviare una gara di livello europeo da 360mila euro (i soldi ci sono?)  per la selezione dei professionisti che saranno incaricati di fare i controlli sulle 20 scuole, compresa la Molinari, delle 32 di competenza del Comune. Un altro brutto pasticcio politico che dovrà risolvere il prossimo Sindaco di Teramo. E mentre le mamme sono di nuovo sul piede di guerra contro Brucchi che perde solo tempo e non fornisce risposte concrete per le famiglie e i figli, si apprende che con ogni probabilità sarà quasi nullo o inutile il consiglio comunale convocato per il prossimo 10 novembre, per discutere del Masterplan, della funivia e dell'ipotesi (impossibile) dello spostamento dei fondi da 10 milioni di euro sulle scuole di Teramo. Pare infatti che il 10 di novembre dovrebbe essere in Abruzzo il Premier Renzi, per il Si al Referendum, e se questa data sarà confermata, nessuno si presenterà a Teramo al consiglio comunale fatto convocare da Brucchi: nè D'Alfonso e nè D'Amico. Del resto ultimamente i consigli comunali risultano essere inesistenti o per mancanza del numero legale come è accaduto martedi scorso o per mancanza di argomenti essendo oramai a termine il secondo, triste mandato del Sindaco di Teramo.