Il Sindaco voleva fare una convenzione con gli ordini di ingengeri e architetti e collegio dei geometri (possibile solo se vi sono dipendenti e gli ordini invece hanno solo iscritti) , dove gli stessi trovavano tecnici da mettere a disposizione a prezzo concordato ma gli architetti hanno il divieto, nel codice deontologico, di fare prestazioni gratuite (salvo casi particolari), non è compito degli ordini e collegi (che sono enti pubblici non economomici, sotto il controllo del ministero dell'interno, deputati alla tenuta dell'albo e al controllo dell'attività professionale), farsi da tramite tra singoli professionisti e amministrazioni.
Dunque Brucchi dopo aver cercato di aggirare la norma e di non fare una gara pubblica per problemi sociali avrebbe detto ai professionisti, in pratica spaventato dalla forza delle proteste e delle mamme, che voleva fare la convenzione diretta ma alla fine, solo dopo aver perso quasi due mesi di tempo, ha scoperto di non poter mettere in pratica il suo intento.
E così, dopo essere state prese in giro da Brucchi, le mamme tornano in piazza piu' convinte che mai. Stavolta la manifestazione sarà più ampia, estesa anche ai ragazzi degli istituti superiori e agli altri gruppi spontanei di genitori che stanno nascendo un po' ovunque in provincia. Tra questi c'è anche il Gruppo sicurezza scuole Sant'Egidio alla Vibrata, molto attivo anche sui social. La manifestazione è prevista per metà novembre, intanto le mamme stanno organizzando anche dei volantinaggi per sensibilizzare la cittadinanza sulla tematiche relative alla sicurezza dei plessi scolastici. «E'un problema di tutti spiega la portavoce Leda Ragas - non solo di chi ha dei figli che frequentano i plessi comunali. Torneremo a manifestare sotto al Comune, in piazza Orsini». Stavolta i genitori sono ancora più arrabbiati, perché, dal primo incontro organizzato con il sindaco Maurizio Brucchi in sala consiliare, a metà settembre, nulla è cambiato, anzi: il sindaco ha ammesso ufficialmente che l'accordo è saltato.
Rispetto al terremoto del 26 agosto le preoccupazioni sono aumentate. «Il sindaco ha chiuso i plessi dopo questa ultima scossa forte e ha fatto bene aggiunge Ragas ma non vedo cosa possa cambiare da qui al due novembre, quando i nostri figli dovranno tornare sui banchi di scuola. Ho sentito alcuni genitori che non hanno alcuna intenzione di riportarli in strutture, che, in alcuni casi, non hanno nemmeno le uscite di sicurezza e le scale antincendio a norma». Insomma, la situazione è incandescente, e adesso è certo che si dovrà effettuare una gara da 360 mila euro per i controlli nei plessi scolastici. «Questo significa sostiene la portavoce che le verifiche non partiranno a breve. Non voglio pensare a cosa potrebbe succedere se arrivasse una forte scossa di mattina». Ma per il Comune va tutto bene, le scuole non hanno subìto danni e non c'è alcun pericolo di crollo in caso di terremoto.