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dsc_0093Il governo ha garantito coperture finanziarie per la riparazione dei danni provocati dalle recenti scosse di terremoto e procedure più snelle. Il premier Matteo Renzi lo ha annunciato con forza al governatore Luciano D'Alfonso che ieri ha partecipato al vertice palazzo Chigi, presieduto dallo stesso capo del Governo, con il commissario per la ricostruzione dei luoghi colpiti dal sisma il 24 agosto, Vasco Errani, il sottosegretario Claudio De Vincenti e gli altri presidenti di Regione. D'Alfonso ha illustrato un dettagliato report sull'Abruzzo che è il frutto dell'incrocio dei dati provenienti da Comuni, Geni civili, Vigili del fuoco e carabinieri. Il quadro che emerge non è drammatico, ma neanche confortante. «Abbiamo una quantità rilevante di lesioni, crolli e danneggiamenti ha spiegato il presidente al patrimonio privato, pubblico e religioso. E anche in alcune articolazioni infrastrutturali. Parlo, per esempio, riferendomi ai beni monumentali, della chiesa dell'Annunziata di Sulmona, della chiesa della Madonna della Libera a Pratola, o della chiesa di Bucchianico. Abbiamo importanti frazioni di realtà comunali che hanno conosciuto la difficile esperienza dell'evacuazione: Contrada Rapino di Teramo, ma anche di segmenti importanti a Castelli e Montorio al Vomano. Renzi ha confermato che ci saranno le coperture finanziarie per far fronte a tutti i danni. E ci sarà un provvedimento che semplificherà le procedure per gli accertamenti, la rimozione delle macerie, i puntellamenti, gli interventi, la verifica della stabilità». Il prossimo step con il governo è previsto tra 48 ore. Nell'arco di tre giorni è previsto un nuovo decreto legge. Per quanto concerne le dighe, la Regione ha ottenuto la certificazione di normalità sugli invasi di Bomba e Casoli, si è in attesa per Chiauci. «Siamo anche abbastanza tranquilli per la condizione di Campotosto e siamo in attesa per quanto riguarda Penne» ha aggiunto il presidente. Per la viabilità non ci sono stati danni salvo una problematica che riguarda il Viadotto Sorgente nel Comune di Popoli: un dislivello di cinque centimetri che non ha messo a rischio la percorribilità. In ultimo verifiche sulle scuole: «Per l'agibilità io non prevedo difficoltà ha commentato D'Alfonso -, per la resistenza sismica è il grande tema dell'Appennino».