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DODODISABATINOAlfonso Di Sabatino Martina è contento dell'elezione  di  Donald Trump a Preisdente degli Stati Uniti d'America. «E' l' ennesima risposta alla plutocrazia, in America votano con i "piedi" perchè gli abitanti si spostano da uno Stato all'altro in virtù della politica fiscale migliore, perchè sono così gli americani, non sono come noi. Loro hanno un unico valore: il denaro e stanno molto attenti a chi usa i loro soldi, Obama invece in questi anni ha contribuito ad indebolire la loro finanza, e quindi la sua vittoria mi fa molto piacere. Trump ha vinto nella zona delle fabbriche, perchè li c' è la disoccupazione. E' una Brexit a tutti gli effetti. La sua vittoria la prendo anche come sprone per essere più diretto e definitivo. Questa vittoria avrà un effetto dai "Trumpman" come Gatti e credo che contribuirà alla vittoria del no al referendum : noi siamo la deriva del fenomeno americano». Poi la domanda corre sui problemi di casa nostra, sulle quattro scuole chiuse in questi giorni a Teramo: «Un atto dovuto, le chiusure dei plessi. Lo sciame sismico non si è attenuto e la faglia dell'Aquila neppure. Nessuno parla però,  di Gatti e Chiodi che sono i principali responsabili di questa situazione e che all'epoca avevano la stessa filiera in Provincia, Regione e Comune e che avevano tutto il Pdl dalla stessa parte, e al quale mi vanto di non aver mai aderito quando stavo all'Udc. Fare una battaglia di retroguardia sulle scuole, dunque, non mi pare giusto». Dodo ricorda i due milioni e mezzo di euro messi da parte ogni anno, per le scuole, in 5 ani anni abbiamo speso 12 milioni e mezzo di euro.  Il qualunquismo sulle scuole non aiuta adesso, bisogna fare spirito comune. Forse questi soldi li abbiamo spesi male? Può darsi. Certo allora non potevamo misurare l'entità del sisma di oggi. Io penso che abbiamo speso tanto e forse si potevano spendere meglio, nelle scuole ma ricordo i due milioni e ottocentomila euro spesi solo sulla Noè Lucidi. Il problema è un altro: se noi non avessimo avuto la crisi immobiliare del 2009, che ha fatto desistere sul polo scolastico, forse sotto il vecchio stadio oggi avremo avuto un nuovo polo scolastico ed oggi i ragazzi del centro storico starebbero collocati li. Un polo scolastico che oggi può essere realizzato solo con permuta e non più con i mutui. Il Project è l'unica speranza. Adesso però, occorre un atteggiamento molto responsabile».