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SCUOLENella puntata del 10 Novembre di Petrolio, in onda su Rai 1, viene trasmessa un’intervista al presidente della provincia di Teramo Renzo Di Sabatino. Dalle immagini mandate in onda si nota come la condizione strutturale delle scuole superiori del Teramano sia estremamente disastrosa. Giammarco Manfreda, Coordinatore nazionale della Rete degli Studenti Medi, dichiara: ”Dall’intervista effettuata apprendiamo con  estrema preoccupazione come la condizione degli edifici scolastici della provincia di Teramo non sia assolutamente migliorata dal sisma che colpì l’Aquila nel 2009. Gli interventi che sono stati portati avanti, a detta dello stesso Presidente della Provincia, sono stati volti esclusivamente alla ristrutturazione momentanea degli edifici, ma nessun intervento è stato pensato per mettere in sicurezza le strutture scolastiche al fine di prevenire i possibili danni causati da eventi naturali come i terremoti, in una zona fortemente a rischio come quella Abruzzese. Come denunciato dallo stesso Presidente, l’assenza di fondi statali destinati unicamente all’adeguamento sismico delle strutture e non alla semplice ristrutturazione, continua a mettere a rischio l’incolumità degli studenti teramani ed abruzzesi, andando ad incidere direttamente sul loro diritto allo studio” Continua Manfreda:” All’interno della legge di Bilancio 2017, un intero articolo è dedicato allo stanziamento di fondi per la ricostruzione degli edifici, sia pubblici che privati, nelle zone colpite dal tragico terremoto del 24 agosto scorso. All’interno dell’articolo però non viene individuato alcun criterio di distribuzione di questi fondi (pari a 200 milioni di euro per l’anno 2017, 300 milioni di euro per l’anno 2018, 350 milioni di euro per l’anno 2019 e 150 milioni di euro per l’anno 2020) e di conseguenza non abbiamo nessuna certezza, se non le parole d’impegno del governo, che una gran parte di questi fondi, comunque insufficienti, venga riservata agli interventi di edilizia scolastica.” In un comunicato ufficiale, ieri il MIUR ha annunciato l’apertura dell’anagrafe nazionale dell’edilizia scolastica, un passo avanti sicuramente positivo ma che deve essere accompagnato da investimenti strutturali e di prospettiva in materia di edilizia scolastica. Per questo sarà fondamentale anche che l'Unione europea accolga le richieste del governo e permetta che i fondi stanziati per l'edilizia scolastica rimangano fuori dal pareggio di Bilancio, garantendo la possibilità che il governo italiano non abbia limiti economici nel salvaguardare sicurezza di tutti gli studenti, in questo caso in particolare quella degli studenti abruzzesi.