L'economia della nostra città, distrutta o quasi dal terremoto ma anche dal lassismo delle istituzioni se non si corre subito ai riapri. La chiusura definitiva di due scuole Savini e San Giuseppe che attraevano più di novecento studenti con relativi accompagnatori e insegnanti ha già colpito il giro d’affari dei negozi del circondario. Senza contare che la migrazione serale e nei fine settimana verso la costa toglie clientela a pub, pizzerie e locali vari. Il Comune deve muoversi velocemente smetterla di fare il solito repot delle 19 con l'elenco degli sfollati ma rimboccarsi le maniche, altrimenti Teramo defungerà defintiivamente. La prima vittima è il negozio "L'Isola di Zucchero" che chiude e che viveva grazie agli studenti della Savini. In crisi profonda sono caduti anche i negozi del circondario su via Carducci, gli introiti non sono piu' gli steasi, anzi per qualcuno si parla di dimezzamento delle entrate. Stessa cosa per via Veneto, anche qui c'erano attività che vivevano grazie all'indotto della scuola San Giuseppe. Ora è chiusa e non riaprirà mai piu'. Dunque i commercianti dovranno "inventarsi" qualcosa di nuovo altrimenti da qui a pochi mesi è presumibile supporre per qualcuno, l'abbassamento delle serrande definitivamente. La situzione è preoccupante e i commercianti più dinamici si stanno organizzano per un incontro operativo ed uno da richiedere al Sindaco per capire cosa intenda fare dopo che ha "chiuso" un'intera città sfollandola in maniera tanto pesante. I commercianti vogliono sapere cosa intende fare da qui ai quando arriveranno i fondi per la ricostruzione.