Nei primi nove mesi del 2016 sono 90 le donne in provincia di Teramo che si sono rivolte al centro antiviolenza La Fenice: 52 di loro sono state "prese in carico" con l'erogazione di servizi di supporto che vanno dall' assistenza legale, a quella psicologica per finire con l' accoglienza, per le donne vittime di violenza e i loro figli, a 'Casa Maia'. Questi alcuni dei dati resi noti in conferenza stampa dal presidente della commissione Pari Opportunità Monica Brandiferri che ha ricordato come martedì scorso, ad Atri, si sia svolta la prima delle iniziative promosse quest'anno per la giornata contro la violenza sulle donne con il convegno dedicato agli 'orfani' del femminicidio su 'Il silenzio degli innocenti: gli effetti della violenza domestica sui figli'. "Credo che la commissione - ha dichiarato la vicepresidente della Provincia, Barbara Ferretti - abbia svolto in pieno il suo ruolo interpretando lo spirito della nuova Provincia coinvolgendo Comuni e Associazioni, aprendo due nuovi sportelli e, anche grazie al contributo della Fondazione Tercas, diventando un punto di riferimento per le donne di tutto il territorio provinciale. Ci auguriamo che altri Comuni seguano il buon esempio contribuendo a rafforzare con un contributo economico quello che è evidente, è un servizio essenziale". A questo proposito la commissione, in scadenza come il Consiglio provinciale che dovrà essere rinnovato l'8 gennaio, ha deciso di devolvere le ultime risorse a disposizione proprio al centro antiviolenza gestito dalla Provincia e in questi giorni sta portando nelle scuole lo spettacolo 'Amori amari' a cura dell'associazione Bon Ton presieduta da Anna Di Paolantonio.