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CGIL SANITALa classe politica provinciale naviga a vista oramai da mesi e non approda da nessuna parte, fino ad oggi ha proclamato annunci sonanti e niente piu’. Dovrebbero interessarsi nel dare risposte ai cittadini in termini di salute invece fanno a gara a chi propone l’ubicazione dell’ospedale unico, mentre i presidi perdono servizi. I consiglieri regionali di maggioranza hanno enfatizzato che nella nostra provincia sono riusciti a salvare un ospedale di 1° livello ( Teramo) e tre presidi di base ( Atri,Giulianova e S.Omero), ma hanno omesso di dire, SOLO I MURI, perché i servizi stanno ogni giorno diminuendo. Le scelte politiche  le modalità di programmazione e organizzazione dei servizi sanitari hanno messo in discussione il diritto Costituzionale alla tutela della salute,questo determina inaccettabili disuguaglianze. Lo scrive in una nota, il  segretario provinciale della Cgil, funzione pubblica, Amedeo Marcattili. Il piano di riordino della rete ospedaliera della nostra regione, come abbiamo detto in piu’ occasioni, non presenta una equa distribuzione assistenziale sul territorio evidenziando una maggiore presenza di posti letto in rapporto alla popolazione nell’area metropolitana Chieti-Pescara, anche alla luce della forte concentrazione della sanità privata, per fortuna assente nel nostro territorio, in tale perimetro. L’assistenza ospedaliera delle case di cura private non viene considerata nel piano è andrà ad incrementare l’offerta sanitaria nelle ASL dove presente. Una domanda ci sorge spontanea:AVETE INTENZIONE DI TRASPORTARE NELLA NOSTRA PROVINCIA L’ESPERIENZA DEL PRIVATO CHA TANTI DANNI HA PRODOTTO NELLA NOSTRA REGIONE ? FAREMO DI TUTTO PER IMPEDIRVELO. La nostra ASL avrebbe bisogno di utilizzare le strutture ospedaliere esistenti, chi ha bisogno dovrebbe avere un’assistenza pubblica degna di uno stato di diritto, per fare ciò c’è bisogno di personale sanitario e di supporto, invece di parlare di ospedale unico, ad oggi solo una vaga ipotesi, si apra una discussione sul miglioramento dei servizi da erogare alla collettività teramana, invece di smantellare quelli esistenti. La FP CGIL è disponibile a dare il proprio contributo di proposte, se ciò non dovesse bastare metteremo in campo tutta la nostra capacità di lotta per affermare i diritti dei lavoratori della sanità e dei cittadini fruitori dei servizi.