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imageIl tribunale di Teramo, Sezione Lavoro, in persona della Dott.ssa Maria Rosaria Pietropaolo, con sentenza n. 1372/2016  ha dichiarato antisindacale il comportamento della Regione Abruzzo, Dipartimento “Politiche dello sviluppo Rurale e della Pesca,  laddove ha proceduto alla decisione di collocare in disponibilità parte del personale dipendente, senza prima consultare le organizzazioni sindacali. Inibisce alla stessa Regione Abruzzo la reiterazione di tali condotte e la condanna a rimuovere gli effetti. Il Segretario Regionale UILFPL Pino De Angelis e il Segretario Territoriale di Teramo Alfiero Antonio Di Giammartino con grande soddisfazione dichiarano:  “Questo Sindacato - ancora una volta in perfetta solitudine- si è visto costretto a rivolgersi al Giudice di merito al fine di tutelare e difendere tutti quei dipendenti regionali inopinatamente collocati in disponibilità dal Dipartimento “politiche dello sviluppo rurale e della pesca”  nonché allo scopo di fronteggiare e contrastare le continue “scorribande gestionali” ai danni dei dipendenti che si vedono costretti a subire unilaterali provvedimenti di dubbia legalità - oltre che ingiusti e punitivi -, non sempre informati al rispetto dei principi fondanti dell'azione della Pubblica Amministrazione, vale a dire ai principi della “buona fede”, della “correttezza”, della “trasparenza” e del “buon andamento”. Abbiamo assistito ad una stagione dove molti dipendenti regionali sono stati trattati come mobili e suppellettili da traslocare in altro sito, o meglio stimati come manovalanza, di basso profilo, a carattere stagionale, da trasferire alla bisogna, dimenticando la natura eminentemente intellettuale necessaria per lo svolgimento delle rispettive attività specialistiche. Noi riteniamo che le Donne e gli Uomini formanti l'apparato impiegatizio dell'Ente Regione, in quanto persone, non debbano essere considerati alla stregua di un mezzo, di uno strumento e/o di un macchinario e, cosa essenziale, non intendiamo svalutare la dimensione umana del lavoratore assimilandolo alle altre risorse aziendali, ovvero come fattore economico e di crescita. Dopo questa sentenza, confidiamo fortemente di poter avviare una nuova fase dove i lavoratori regionali, oltre ad assicurare l'efficienza, l'efficacia e la economicità, debbano essere chiamati a svolgere funzioni e mansioni di sommo rilievo, tali da poter  assicurare un'azione amministrativa improntata alla legalità, al buon andamento, alla imparzialità e alla trasparenza al fine di garantire la salvaguardia dei servizi pubblici!.