Che succede in Piazza Martiri? Vi dovete piazzare spalle al corso che dal 9 tornerà completamente libero. Faccia al campanile…Ci siete. E ora. Guardiamo insieme Piazza Martiri e l’albero di Natale, anche quest’anno donato dalla Banca Tercas. Qualcosa di strano stavolta c’è in quell’albero che sembra…come dire… incartapecorito? Tra gli affezionati del salotto buono della città è scattato il sondaggio: ma è un abete o un cipresso? Che, in fondo, in quella che fu ribattezzata tempo fa “CimiTeramo”non sembrerebbe poi tanto fuori luogo… Poi ci sono loro, i buongustai, che l’hanno paragonato ad un’enorme lonza che, da domani pomeriggio alle 18, da quando le luminarie si accenderanno (anche sulla facciata di Duomo e campanile) potrà sembrare davvero già pronto a far parte di un cesto-cadeau per il Natale. Ci siamo avvicinati all’albero e vi mostriamo il prima e il dopo: nella foto del 5 dicembre, l’effetto cipresso/lonza è lampante. La linea filiforme dell’albero di Natale concorre alla grande col campanile. Due giorni e mezzo dopo, altro scatto. Oggi, 7 dicembre, l’albero del Natale dei teramani appare meno incartapecorito. I rami, finalmente, si sono leggermente “staccati” dal tronco. Ci siamo avvicinati ancora di più…ed ecco svelato il miracolo: l’assessore Roberto Canzio ha fatto posizionare dei mini-tiranti per provare a dare movimento ai rami e aumentare un po’ il volume dell’albero. Guardate le foto. Perfettamente (o quasi) mimetizzati nel verde dell’albero, spuntano i fili di ferro che provano a dare armonia ad un albero… Gli affezionati di Piazza Martiri si chiedono perché sia stato posizionato lì, se messo così male…Sol perché è un regalo della Banca? Non si poteva ringraziare ed evitare di regalare al Natale teramano un albero incartapecorito? Evidentemente i rapporti istituzionali tra Comune ed Istituto di Credito non lo prevedono. E in fondo, è giusto così. I regali di Natale non si restituiscono mai…Ma c’è sempre chi li ricicla. GUARDA L'ALBERO (CLICCA QUI)