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parcheggio-a-pagamentoNei giorni scorsi l'Ufficio Tributi del Comune di Teramo si é attivato per far recapitare alla Tercoop un'ingiunzione di pagamento per la somma di 60.000 euro, dei quali più della metà di sanzioni e interessi, per l'insoluto Cosap relativo all'anno 2014.
 A seguito di questo provvedimento che penalizzerebbe ulteriormente le retribuzioni  dei soci lavoratori, è stato convocato dalla Provincia un incontro che si è svolto martedì scorso nella sede di via Milli, al quale erano presenti il dottor Pierluigi Babbicola in  rappresentanza dell'Ente ospitante, alcuni componenti del Consiglio di Amministrazione della Tercoop, Emanuela Loretone per la Cgil, Luca Di Polidoro per la  Cisl, il Sindaco di Teramo Maurizio Brucchi e l'Assessore alle politiche sociali Eva Guardiani. La Tercoop aveva sospeso dall'estate 2014 il pagamento del canone per l'occupazione del suolo pubblico, perché i provvedimenti di riduzione di stalli e relativi ricavi decisi dall'Ufficio Traffico senza tener conto del mantenimento dell'equilibrio economico finanziario indispensabile per la corretta gestione del servizio e del rispetto degli obblighi contrattuali, hanno dissanguato la cooperativa sociale e i 28 soci lavoratori che da anni rinunciano alle ferie retribuite, alle tredicesime e all'accantonamento del Tfr. Nonostante le gravi difficoltà, la Tercoop oggi non sarebbe indebitata se la proroga concessa nel maggio 2012 fosse realmente scaduta nei termini previsti dal contratto (31.12.2012). Invece é stata prolungata ben oltre quanto consentito dalle normative vigenti, costringendo la cooperativa sociale a scegliere di pagare almeno gli stipendi al personale, sospendendo il pagamento della tassa comunale. Abbiamo proposto diverse soluzioni per evitare l'indebitamento o per estinguerlo quando era di più modesta entità, ma sono state tutte ignorate. 
Nell'estate 2015, dopo alcuni incontri convocati dalla provincia per un tavolo di conciliazione, la soluzione sembrava a portata di mano e l'Assessore al Traffico aveva espresso la volontà di indire entro la fine del 2015 una gara sul progetto di partenariato presentato dalla Tercoop. Purtroppo è saltato tutto per la crisi politica che ha portato alle dimissioni dell'Assessore. Nell'ultimo anno di gestione in perdita, il debito è lievitato di altri 200.000 euro circa comprensivi di sanzioni e interessi. Perché le difficoltà e le responsabilità dell'Amministrazione comunale dovrebbero ricadere sulla cooperativa sociale e sui soci lavoratori che hanno continuato a garantire un servizio pubblico anche in condizioni estremamente difficili?
 Ci sono i presupposti e le condizioni per una transazione fra il debito maturato nei confronti del Comune ed i cospicui danni economici subiti dalla cooperativa sociale. Il Sindaco non ha escluso questa eventualità, ma le ingiunzioni dell'Ufficio Tributi rischiano di far fuori la cooperativa sociale prima delle decisioni dell'Amministrazione Comunale. Su questo decisivo punto, però, sembra che Sindaco e Giunta non siano in grado di intervenire. Ai costruttori-gestori del parcheggio di Piazza Dante è stata concessa l'esenzione della tassa a titolo risarcitorio. Per la cooperativa sociale, invece, nemmeno una sospensione dei pagamenti in attesa delle decisioni e delle soluzioni che potrebbero arrivare dal tavolo di conciliazione? Perché tutta questa fretta?
 L'Ufficio Tributi, inoltre,  si è avvalso della scadenza dei termini di prescrizione per non restituire alla Cooperativa Sociale 45.000 euro di Cosap richiesti, incassati e trattenuti illegittimamente.
 Dalla nostra esclusione dalla prossima gara il Comune avrebbe solo da perdere, perché oltre a non recuperare gli insoluti si troverebbe ad affrontare una serie di contenziosi legali, risarcimenti, ricorsi, esposti, gli unici strumenti  che rimarrebbero ai soci lavoratori per resistere ad una inaccettabile ingiustizia.
 Il progetto di partenariato, estremamente vantaggioso per il pubblico interesse perché prevede di investire tutti gli utili di impresa a vantaggio dell'occupazione e dell'Ente, salterebbe insieme a gran parte dei posti di lavoro che non verrebbero salvaguardati con l'inserimento di una clausola nel bando di gara.
Nel migliore dei casi rimarrebbe al lavoro solo il personale necessario alla gestione dei parcometri, inizialmente 7-8 unità lavorative destinate successivamente alla riduzione. È nell’interesse di tutti ricercare con urgenza una soluzione che possa consentire alla Cooperativa Sociale di partecipare alla prossima gara con la propria vantaggiosa offerta, che oltre a tutelare gli interessi dei cittadini teramani, conserverebbe tutti i posti di lavoro. Occorre però che l’Amministrazione Comunale ritardi i provvedimenti ingiuntivi dell’Ufficio Tributi.