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 caccia-cervo-franco-rende-gli-onori-al-cervo-abbattutoI Presidenti delle Associazioni Venatorie Arcicaccia, Massimo Sordini, ed Enalcaccia, Giuseppe Olivieri, esprimono grande soddisfazione per il via libera della III Commissione della Regione Abruzzo presieduta da Lorenzo Berardinetti, alle modifiche al Regolamento sulla gestione degli ungulati, proposte dall’Assessore Dino Pepe e da altri 13 Consiglieri regionali. Ricordiamo che la riforma è stata fortemente richiesta dai Sindaci di Chieti, capeggiati dal Sindaco di Roccascalegna, Domenico Giangiordano, anch’essi presenti con una delegazione in Commissione, proponenti una ordinanza per l’abbattimento massivo dei cinghiali che, cooordinati dal Prefetto di Chieti, Antonio Corona, hanno aperto una serie di incontri e assemblee pubbliche durata quasi tre mesi nel corso delle quali è stato plasmato il nuovo testo. Su quest’ultimo si sono coacervati l’appoggio dei Sindaci, di tutte le sigle sindacali agricole (CIA, COLDIRETTI, CONFAGRICOLURA e COPAGRI) e di una parte del mondo venatorio, Associazioni venatorie e taluni Atc. In questa lunga fase di discussione il Gruppo Forza Italia in Regione, supportata da 8 ATC abruzzesi (VOMANO, SALINELLO, SUBEQUANO, PESCARA, CHIETINO-LANCIANESE, SULMONA, AVEZZANO, L’AQUILA) che avevano presentato anch’essi una proposta fotocopia, ha presentato un testo alternativo a quello, bocciato poi dalla Commissione, in cui si ribadiva l’attuale divieto di braccata nelle aree non vocate e si prevedeva l’applicazione ai cacciatori abruzzesi di una Supertassa per la caccia al cinghiale con versamento di 800 euro a squadra e 40 euro a singolo in favore degli stessi Atc richiedenti. Arcicaccia ed Enalcaccia ritengono che con l’approvazione del testo di Pepe la III Commissione ha sbloccato una svolta decisiva sulla giusta strada del controllo del cinghiale sull’intero territorio regionale, costruita senza contrapposizioni ideologiche tra agricoltori, cacciatori e ambientalisti. Arcicaccia ed Enalcaccia continueranno con convinzione a sollecitare la parte del mondo venatorio che crede ancora in una gestione virtuosa e possibile della materia, fatta di obiettivi certi, interventi efficaci e soprattutto forte senso di responsabilità. Tre i punti essenziali della riforma: la riapertura della caccia in squadre delle aree non vocate (oggi vietate), la riassegnazione delle competenze svolte precedentemente dalle Province e la razionalizzazione degli abbattimenti controllati sui cinghiali a caccia chiusa da gennaio a ottobre. Su quest’ultimo punto si vuole chiarire come il nuovo Regolamento darà maggior slancio a questi interventi, molto efficaci sul controllo della presenza dl cinghiale, utilizzando i Selecontrollori (cacciatori specializzati) i quali verranno impiegati con maggiore efficacia  rispetto al passato, soprattutto a caccia chiusa e nelle aree non cacciabili (Zone di ripopolamento e cattura, Oasi e Aree protette). Enalcaccia e Arcicaccia si augurano, infine, che l’ultimo percorso prima dell’approvazione definitiva, prevista per la prossima settimana, non veda una opposizione ostruzionistica in Commissione da parte di qualcuno che porterebbe solo a ritardare inutilmente e irresponsabilmente gli interventi previsti dalla riforma.

IARCI Presidenti Massimo Sordini Avv.to Giuseppe Olivieri