L'ex assessore del Comune di Teramo disobbedisce all'ordinanza del Sindaco ed entra lo stesso nel Cimitero urbano di Cartecchio a portare i fiori ai suoi nonni come faceva prima del terremoto. «Ho letto che il Sindaco aveva riaperto i cimiteri ed anche quello di Cartecchio e così stamattina, fiducioso,  mi sono precipitato a trovare i miei nonni come facevo prima del terremoto ma nulla di nulla, sporcizia ovunque e tutto è ancora chiuso, abbndonato. Così, ho pensato di disobbidire all'ordinanza di Brucchi ed ho fatto visita lo stesso  ai miei nonni portando loro come sempre. fiori ed un pensiero». Proprio ieri il Comune aveva annunciato trionfante, la riapertura di diversi cimiteri e tra questi anche quello di Cartecchio. Si sa invece, che tutto è fermo al cimitero urbano e che si stanno effenttuando solo le transennature. Nient'altro. I lavori sono affidati al Comune che non sta operando con la necessaria urgenza che si dovrebbe in questi casi. I cittadini sono stanchi e stufi di questo stato di incuria in cui versa il cimitero urbano e si stanno organizzando entrando ugualmente nei padiglioni chiusi, del resto nessuno controlla e questo si sa.