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fabrizia-di-lorenzo"La magistratura tedesca, così come ha comunicato il ministero degli Affari Esteri della Germania, ha esaurito le verifiche necessarie e purtroppo, ormai - sottolinea il ministro degli Esteri, Angelino Alfano in una nota - c'è la certezza che, fra le vittime, c'è l'italiana, di Sulmona, Fabrizia Di Lorenzo". "Sono affettuosamente vicino alla famiglia e ai suoi cari, condividendone l'immenso dolore", conclude il responsabile della Farnesina. "L'Italia ricorda Fabrizia Di Lorenzo, cittadina esemplare uccisa dai terroristi. Il Paese si unisce commosso al dolore della famiglia". Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, dopo la conferma della morte della giovane italiana a Berlino. "La notizia della identificazione di Fabrizia Di Lorenzo tra le vittime della strage di Berlino conferma i peggiori timori dei giorni scorsi. Il dolore per la sua morte è grande. Ancora una volta una nostra giovane connazionale rimane, all'estero, vittima della insensata ed esecrabile violenza del terrorismo. Esprimo ai genitori e al fratello di Fabrizia la solidarietà e la vicinanza di tutto il nostro Paese". Lo afferma in una nota il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il miracolo, purtroppo, non si è compiuto. La follia omicida del terrorismo ha colpito a Berlino toccando anche l’Abruzzo, e oggi piangiamo la scomparsa di una giovane di Sulmona», scrive il Presidente della Regione, Luciano D'Alfonso. «Il sorriso radioso di Fabrizia Di Lorenzo è la risposta più bella a chi ha la mente devastata dall’odio. Quel sorriso vivrà per sempre nelle foto e nei ricordi di chi l’ha conosciuta; l’odio partorito da una mente bruta è destinato all’oblio del tempo. Alla famiglia di Fabrizia e a quanti le hanno voluto bene l’Abruzzo si stringe commosso: questa è terra feconda di amore, e il terrorismo non passerà».
 Il ministro Alfano, anziché gongolarsi dell'efficienza della sicurezza in Italia, non si sente in colpa per non aver protetto la nostra concittadina Fabrizia Di Lorenzo assassinata a Berlino da un selvaggio entrato all'epoca delle grandi intese montiane volute dal Pd di Napolitano e rimasto in Europa mentre lui era ministro degli Interni?". È quanto dichiara Edmondo Cirielli, deputato di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale. "Il presunto killer della nostra connazionale - spiega - era entrato illegalmente in Italia, dove anziché essere espulso era stato accolto, e in cambio di questa sciocca generosità aveva commesso tanti atti di violenza, condannato al termine della custodia in carcere, dove aveva continuato nei suoi comportamenti violenti, non era stato espulso come pure la legge prevedrebbe, ma era stato posto in libertà. Libero di andare in giro per l'Italia e poi per l'Europa, per arrivare in Germania dove per effetto del buonismo della Merkel e dell'Europa del politicamente corretto ha potuto continuare indisturbato a spacciare droga e seguire un predicatore dell'Isis, fino alla tragica sera della strage al mercatino natalizio di Berlino". "Su questo bisogna riflettere e indignarsi - conclude Cirielli -. Non possiamo più continuare a vedere i nostri concittadini morire indifesi e così assurdamente".