CONSIGLIO REGIONALE/ MINI CRISI DI MAGGIORANZA: GEROSOLIMO, DI MATTEO E OLIVIERI FIRMANO L'ACCORDO CON D'ALFONSO PER UN CAMBIO DI METODO E PASSA IL BILANCIO A TARDA NOTTE
Mini-crisi in Consiglio regionale nel secondo giorno della sessione di bilancio, con il centrosinistra rimasto senza i numeri per approvare lo strumento finanziario e l'accordo trovato solo in serata per il via libera. Il consigliere Mario Olivieri di Abruzzo Civico, assente in mattinata, si è presentato all'Emiciclo nel primo pomeriggio, anche con l'assessore Andrea Gerosolimo (Ac), malato e allettato nella sua Sulmona, per sottoscrivere con il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, un nuovo documento in cui si mette nero su bianco la svolta "nei metodi e nelle priorità" nell'operato della maggioranza. "Non lo nego, sono state ore molto difficili - afferma Olivieri - fino a questa mattina ero convinto di non votare il Bilancio, visto che non arrivava la svolta che auspicavamo". Poi l'intesa e sulla nota programmatica per "un cambio di metodo, chiediamo di contare di più, chiediamo una svolta nelle politiche per le aree interne e in quelle relative alla sanità, vogliamo essere messi in grado di poter rappresentare gli interessi dei territori che ci hanno votato, per risolvere i loro problemi". Il documento è stato firmato anche da Donato Di Matteo, assessore del Partito democratico, che ha lasciato con il fiato sospeso la maggioranza con la sua assenza nella giornata di oggi, arrivando anch'egli a seduta iniziata, e nel suo intervento non ha risparmiato critiche alla sua coalizione. La sottoscrizione del documento è la condizione per i tre, che già sono arrivati nell'agosto del 2015 (ma in quel caso il ribelle Dem era Luciano Monticelli) e poi a ottobre di quest'anno ai ferri corti con il centrosinistra, per chiudere la mini-crisi e votare il Bilancio.
Il voto sul bilancio è arrivato a tarda notte come una liberazione. Uno scoglio finalmente superato dopo una maratona che ha sfinito tutti: consiglieri e assessori, sottosegretari e presidenti.
«Un bilancio senz'anima», hanno dichiarato a Fi, che taglia fondi in modo trasversale, condizionato dall'imperativo morale del rientro del debito. E' di 51 milioni di euro da stanziare ogni anno sino al 2025, la somma che la Regione dovrà accantonare per colmare i disavanzi accumulati nel passato. Circa 6,2 miliardi la manovra complessiva del Bilancio 2017-2019. E nel quale la parte maggiore delle risorse va alla Sanità (mentre quasi tutte le altre voci, a eccezione delle Politiche del lavoro, dell'agricoltura e della cultura, sono in diminuzione).
Bocciati centinaia di emendamenti del M5s, come il finanziamento per riqualificare l'edilizia residenziale pubblica o il reddito minimo garantito. Bocciato anche l'emendamento del consigliere di Abruzzo Futuro Mauro Di Dalmazio, che individuava 1 milione di euro per la legge istitutiva del “Caregiver familiare”.