PATTEGGIA UN ANNO E DIECI MESI IL CARDIOLOGO CIAMPINI: AVREBBE PRESO SOLDI CHE SPETTAVANO ALLA ASL
Ha scelto il rito alternativo l’ex responsabile del reparto di cardiologia di Giulianova: a suo carico anche la confisca dei 73mila euro sequestrati a maggio. Secondo la ricostruzione e le accuse mosse dalla procura, nello svolgimento dell’attività di intramoenia avrebbe intascato i soldi spettanti alla Asl.
Il 64enne professionista, scrive oggi il quaotiiano il Centro, all’epoca dei fatti contestati primario di cardiologia dell’ospedale di Giulianova e attualmente in pensione, giovedì mattina ha patteggiato un anno e dieci giorni davanti al gup Domenico Canosa. I pm Andrea De Feis e Luca Sciarretta, che sul professionista avevano iniziato ad indagare da quando un albanese arrestato nell’ambito di un traffico di droga aveva raccontato di spacciare perchè il medico gli aveva chiesto 5mila euro per far operare il padre, lo avevano accusato anche dei reati di peculato e truffa per presunte irregolarità nell’attività di intramoenia: secondo l’accusa non avrebbe versato il dovuto alla Asl.
I fatti contestati al medico risalgono al 2012 con il padre dell'albanese, cardiopatico, che dopo essersi sentito male al suo arrivo in Italia, era stato inizialmente assistito a Giulianova per poi essere trasferito a Teramo dove, dopo gli accertamenti del caso, i medici dell’ospedale Mazzini avevano deciso di sottoporlo ad un intervento chirurgico. Nel corso di questa indagine erano state disposte delle intercettazioni da cui i pm avevano aperto il fascicolo per peculato e truffa. Accuse, tutte quelle contestate, sempre respinte dal professionista.