Lanciata da Gemma Michetti, Segretario Generale Nuvolaverde Onlus 2.0 ha subito ottenuto l'adesione di: CittadinanzAttiva Abruzzo, Italico Onlus, Assoturismo Abruzzo, Qualità Abruzzo, Associazione Culturale "Le Lunarie" di Civitella del Tronto, Associazione di commercianti ed operatori del turismo "Orgoglio Civitellese" di Civitella del Tronto e tanti altri potranno firmare per non dimenticare tutto quello che è accaduto con il black out delle scorse settimane i Abruzzo.
I firmatari scrivono:
Noi cittadini chiediamo al Ministro dello Sviluppo Economico l'accertamento delle responsabilità di Enel nel gestire l'emergenza in Abruzzo.
La drammatica situazione verificatasi in conseguenza della mancata erogazione dell'elettricità ha messo a rischio la sicurezza di centinaia di migliaia di cittadini costretti per giorni e, in parte ancora oggi, al buio e senza riscaldamento.
A riprova di questa affermazione, a circa sette giorni dall'inizio della "crisi elettrica", si riporta la seguente dichiarazione ufficiale: "Sul fronte dell'emergenza abbiamo ancora 6.500 disalimentazioni su 34 comuni del teramano" Titti Postiglione, Direttore dell'Ufficio Emergenze del Dipartimento della Protezione Civile, 23 gennaio 2017.
In particolare chiediamo risposte sulla riunione d’emergenza convocata dal Presidente della Regione Abruzzo all'inizio della crisi elettrica con i referenti di Enel Italia e Terna SPA:
1. L'emergenza verificatasi in Abruzzo è stata trattata valutando esclusivamente costi e ricavi dell'operazione? Quali sono i costi dell'attivazione dei subappaltatori a cui Enel ha affidato e affida la risoluzione delle criticità comparati alle richieste dei rimborsi delle utenze?
2. Quanti erano i generatori a disposizione e quanti sono stati realmente utilizzati?
3. Qual è il numero dei dipendenti dell'Enel che sono stati impiegati direttamente nelle operazioni di ripristino dell'alimentazione? Quanti dipendenti dell'Enel, invece, sono stati direttamente impegnati per connettere i generatori?
4. Perché i gruppi di emergenza forniti da Enel non vengono tutti impiegati e perché non è previsto un piano di alimentazione a carburante degli stessi?
Chiediamo quindi al Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, con compiti di vigilanza sull'Autorità per l'energia elettrica e sui concessionari di pubblici servizi elettrici, di intervenire per fare chiarezza sulle ragioni per le quali Enel Italia e Terna SPA non hanno assicurato il ripristino del livello essenziale della fornitura elettrica dopo le abbondanti precipitazioni nevose e il terremoto del 18 gennaio 2017, aggravando le condizioni di vita e di sicurezza della popolazione e delle aziende.