VIDEO/ BRUCCHI A GENTILONI: «IL GOVERNO CI AIUTI OGGI, DOMANI SARA' TROPPO TARDI»
A rappresentare il dramma dello spopolamento di Teramo è stato il sindaco Maurizio Brucchi, rammentando a Gentiloni che la fuga lungo la costa dei teramani sta definitivamente spezzando le gambe all’economia locale e ad ogni impegno in funzione della ripresa post-sisma. Il decreto, così come è, è troppo debole. Vigileremo quotidianamente sul mantenimento degli impegni assunti dal premier…” I sindaci teramani sono stanchi di chiacchiere e promesse. I cittadini teramani lo sono molto di più.
"Il nostro è un territorio che, è proprio il caso di dirlo, sta franando su stesso. Stamattina abbiamo tre strade che stanno franando e sulle quali stiamo lavorando. La sottolineatura è questa, il Governo ci deve aiutare oggi, domani è tardi. Questo decreto è insufficiente, bisogna lavorarci prima che venga pubblicato e poi nella fase della conversione". A parlare, a margine dell'incontro con il premier Paolo Gentiloni è il sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, uno dei comuni del cratere sismico. "Sono soddisfatto del discorso generale del Presidente, che io avevo invitato a Teramo nella mia lettera di qualche giorno fa. Ho ribadito i numeri dell'emergenza sul territorio, con oltre duemila sfollati per il terremoto ai quali si aggiungo gli sfollati per il maltempo, sottolineando come siamo di fronte ad un territorio in ginocchio". "Nel corso dell'incontro il presidente Gentiloni - riferisce ancora Brucchi - ha ribadito che la copertura per i danni della neve c'è", ma i sindaci sono tutti concordi nel ritenere che sul maltempo vada fatto un discorso a parte. "C'è poi anche un discorso nei confronti dell'Europa, che in questo momento ci deve stare vicina. Si è trattato di un evento eccezionale, irripetibile, non possiamo pensare a procedure di infrazione", conclude il sindaco di Teramo.
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