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"In nome e per conto del sig. Olivieri Claudio, la presente per denunciare la condotta tenuta da parte della società Ruzzo Reti SpA nei confronti del proprio assistito. Con nota del 10.12.2014 la società Ruzzo Reti irrogava la sanzione disciplinare massima del licenziamento nei confronti del lavoratore Olivieri Claudio e corrispondeva le somme di sua spettanza a titolo di TFR. Con ricorso depositato in data 27.4.2015 dinanzi al Tribunale di Teramo – Sez. Lavoro, il lavoratore impugnava il provvedimento; con ordinanza del 1.2.2017 il Giudice del Lavoro – dott.ssa Matalucci, in accoglimento del riscorso ordinava la reintegra del lavoratore e condannava, tra l’altro, la società al pagamento di una indennità risarcitoria pari a 12 mensilità. La società datrice di lavoro reintegrava il lavoratore e non corrispondeva l’indennità. Nel corso di 25 mesi in cui il sig. Olivieri Claudio ha vissuto in disoccupazione, è riuscito a sopravvivere attingendo alle somme versate a titolo di TFR. Solo dopo l’emissione dell’ordinanza di reintegra la Ruzzo Reti SpA ha richiesto la restituzione del TFR minacciando la compensazione della somma con la trattenuta dell’intera retribuzione mensile. Lo scrivente difensore comunicava alla società Ruzzo Reti SpA l’illegittimità di una tale azione, ma, ciononostante, in data odierna è stata consegnata al lavoratore una busta paga pari a € 0. Tale condotta, oltre che giuridicamente illegittima, appalesa una persecutori età ed una scorrettezza che lede i diritti costituzionalmente garantiti.    Avv. Elmina Latella"