LOLLI: «LA NOSTRA ACQUA E' SOGGETTA A CONTAMINAZIONE PERCHE' L'ACQUEDOTTO NON E' IMPERMEABILIZZATO BENE SOTTO AL GRAN SASSO»
L’acquedotto del Gran Sasso ha un problema, non è impermeabilizzato adeguatamente e questo ha provocato in passato dei casi di contaminazione, seppur sotto la soglia della legge. Dalle analisi si è certificato che non sono stati rilevati problemi circa la potabilità, ma il rischio che la situazione possa sfuggire di mano sono dietro l’angolo. Per questo motivo il Tavolo permanente di monitoraggio dell’acquifero del Gran Sasso presieduto dal vicepresidente della Regione, Giovanni Lolli, che si è riunito ieri, ha deciso di prendere di petto il problema dopo l’emergenza acqua che ha interessato il Teramano.
«C’è un problema serio e cioè che siamo di fronte a un sistema costituito da autostrada, laboratorio e acquifero mal concepito all’inizio, nel senso che quando si è costruita l’autostrada alcuni decenni fa gli operai si trovarono di fronte a una colonna d’acqua imponente, alta 6-700 metri, che sono stati costretti a rimuovere, altrimenti avrebbe impedito il proseguimento dei lavori. Così la convogliarono sotto l’autostrada con un tubo. Successivamente venne realizzata l’autostrada e fu costruito il Laboratorio di fisica nucleare del Gran Sasso. A quel punto, quest’acqua del tubo è stata captata prima dal Ruzzo a Teramo e poi all’Aquila. Insomma, l’acqua si trova sotto l’autostrada e sotto il laboratorio e quindi questo è un sistema che inevitabilmente può essere sottoposto a contaminazioni e interferenze», ha dichiarato Lolli al quotidiano Il Centro.
“Le dichiarazioni del Vice Presidente della Regione ci fanno preoccupare; ora le assicurazioni di prevenzione non sono più sufficienti”.
Così il sindaco di Corropoli Umberto D’Annuntiis, dopo le parole del Vice Presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, in merito ai sistemi di impermeabilizzazione dell’Acquedotto del Gran Sasso e ai relativi rischi di potabilità dell’acqua nel teramano.
“La priorità è l’acqua poi vengono il laboratorio e l’autostrada: se non possono coesistere , come ci sembra di capire , bisogna agire di conseguenza. No al laboratorio e subito investimenti sull’autostrada o chiusura” continua D’Annuntiis.