• FESTA AGRICOLA
×

Avviso

Non ci sono cétégorie
Mentre si discute del sistema elettorale, è arrivata in Parlamento la proposta di definizione dei collegi elettorali, per la Camera e il Senato. Con qualche sorpresa. A cominciare da quella che vedrà alla Camera la provincia di Teramo spezzata in due. Se, infatti, un deputato sarà eletto dai votanti in 42 dei 47 Comuni, altri cinque Comuni dovranno sperare di essere rappresentati dal deputato eletto da un gran numero di comuni del Pescarese, ma senza Pescara. A non far parte del collegio "uninominale teramano" (uninominale significa che sarà eletto chi prende più voti) saranno: Atri, Silvi, Pineto, Roseto e Giulianova, ovvero i due Comuni più grandi della provincia dopo il capoluogo e alcuni tra i più popolosi. Al Senato, invece, la situazione si fa ancora più curiosa: chi volesse essere eletto, tra gli aspiranti senatori teramani, dovrà andare a cercare voti anche l'Aquila, Avezzano e Sulmona, il che significa, così a spanne, che un candidato aquilano è potenzialmente favorito. Giulianova, invece, rientrerà nel collegio che la unisce a Montesilvano e Pescara. Anche qui, facendo due conti, è complicata per gli aspiranti al seggio.